È ufficiale, il social network di Google è fallito. Google+ chiuderà i battenti ma il processo sarà lento e richiederà quasi un anno. I motivi sono principalmente due.
Prima di tutto veniva utilizzato da pochissime persone. Sostanzialmente nessuno ha la necessità di un clone di Facebook e proprio come è fallito hangout o come falliscono altre applicazioni per la messaggistica immediata al di fuori di Whatsapp e Telegram, anche Google+ non è sfuggito a questo destino, il chè dovrebbe fare da monito agli sviluppatori minori che si ostinano a realizzare dei social network: Se nemmeno un colosso come Google riesce ad attirare utenti fornendogli un valido motivo per iscriversi all’ennesima piattaforma, allora figuriamoci gli altri. Diciamo che gli utenti sono stanchi di iscriversi a nuovi servizi, soprattutto se consideriamo che oggi la popolarità si misura in like e passare ad un nuovo social con pochi iscritti non attira nessuno.
Il secondo motivo invece, decisamente più serio, riguarda un problema di sicurezza nelle API che ha potenzialmente dato libero accesso ai dati contenuti in oltre 500 mila profili, quali: nome, indirizzo email, occupazione, genere, lingua, ed età.
Google ha dichiarato che la vulunerabilità esisteva ed è stata fixata a Marzo (dopo circa 3 anni) ma che non ha trovato alcune prove di utilizzo improprio di quell’API, quindi paradossalmente nessuno sviluppatore se ne era accorto e nessuno ha prelevato dati privati.
I costi per aggiornare i sistemi di sicurezza tuttavia sono davvero ingenti e Google+ non é un affare redditizio per l’azienda. Di conseguenza il lato consumer chiuderà ad Agosto 2019. Dovrebbe però rimanere attivo il lato professionale, soprattutto quello legato agli account Manager grazie ai quali è possibile aggiungere diversi gestori ad un unico canale YouTube ed altro ancora. Anche Hangout dopo essere fallito dal punto di vista consumer, è diventata un’ottima piattaforma per uso aziendale.
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