Dal 2011 al 2017 sono stati registrati ben 259 casi di morte per colpa dei selfie spericolati. Si tratta di una stupida “moda”, diffusa sopratutto negli Stati Uniti, Russia e India.
Con l’introduzione delle fotocamere frontali sugli smartphone la moda dei selfie è letteralmente esplosa. Molte persone utilizzano questa fotocamera per effettuare un autoscatto, comodo quando non abbiamo accessori o altri mezzi per poterci scattare una foto da soli. Diverse persone però cercano l’effetto “wow” con queste fotografie, quindi vanno a scattare dei selfie in luoghi pericolosi, per poi condividerle sui vari social network. Luoghi come i tetti di palazzi, montagne pericolose o situazioni estreme come i binari mentre sta arrivando un treno sono molto gettonati per un selfie estremo.
I casi registrati (ci potrebbero infatti essere molti altri) di morte a causa di questi selfie spericolati sono 259. Anche in Italia recentemente un ragazzo adolescente è morto cadendo da un tetto del supermercato, dove si stava scattando un selfie.
E’ difficile adottare delle misure di sicurezza per questo tipo di incidenti, in quanto i luoghi visitati da queste persone sono già di per se proibiti. Un cartello con la scritta “Vietato scattare selfie” non può essere quindi di grande aiuto. Selezione naturale?
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