Stando agli ultimi dati diffusi in rete, Apple Music ha superato Spotify nel Nord America. Il numero degli abbonati di entrambi i servizi è in aumento, ma secondo Gene Munster Apple ha maggiori possibilità di crescita in futuro.
Stando alle parole di Gene Munster, Apple riesce a convincere “2,5 volte meglio” le persone a sottoscrivere un abbonamento al proprio servizio musicale rispetto a Spotify. Questo loro “potere” è dovuto alle funzioni esclusive presenti su iOS, dedicate appositamente ad Apple Music. Stiamo chiaramente parlando dell’integrazione con Siri, Shortcuts ed altre funzioni del sistema operativo alle quali non hanno accesso servizi concorrenti come Spotify. Apple inoltre può pubblicizzare il proprio servizio all’interno del proprio sistema operativo, cosa che altri servizi non possono chiaramente fare.
Tim Cook ha confermato il dato sui 21 milioni di abbonati ad Apple Music nel Nord America, contro i 20 milioni di Spotify. Secondo Gene Munster, Apple ha ancora un buon margine di crescita nel futuro, grazie ai 780 milioni di iPhone attivi attualmente sul mercato. Ognuno di loro potrebbe potenzialmente diventare un cliente di Apple Music, facendo aumentare il numero degli attuali 45 milioni di abbonati.
Anche Spotify ha un vantaggio dalla sua parte, perché è l’unico tra i due ad essere disponibile sia su Android che su iOS. Tecnicamente anche Apple Music è disponibile su iOS, ma secondo Munster il 95% degli abbonati Apple utilizza il servizio su iOS. Infatti, come menzionato in precedenza, Apple Music offre funzioni esclusive su iOS, che non sono chiaramente presenti su Android. Un ulteriore vantaggio di Spotify è la sua offerta di un servizio gratuito con spot pubblicitari, oltre a quello a pagamento. Il numero totale degli ascoltatori su Spotify a livello globale è di 180 milioni, dei quali solamente 83 milioni hanno un servizio a pagamento. Apple Music come sappiamo non offre un servizio gratuito
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