Secondo i dati pubblicati da Bloomberg, il componente che genera un maggior profitto per Apple è lo storage. In particolare, gli iPhone da 512GB fanno guadagnare 218$ in più per ogni dispositivo venduto.
Rispetto ad un iPhone XS da 64GB, un modello da 512GB costa all’utente ben 350$ in più mentre ad Apple questo componente costa soltanto 132$. L’utente quindi, paga circa 3 volte il prezzo di costo sullo storage.
C’è anche da dire che aumentare lo storage non richiede un lavoro tecnico ed ingegneristico, non va riprogettato nulla ma basta solo cambiare il chip di memoria. Proprio per questo motivo, l’archiviazione resta la leva principale del profitto di ogni smartphone.
Facendo dei rapidi calcoli, Apple spende 0,25$ per ogni Giga ma all’utente fa pagare 0,78$. Quest’anno il prezzo di mercato delle memorie NAND è crollato ma purtroppo Apple aveva siglato un contratto a lungo termine con l’azienda, fissando quel prezzo per un determinato periodo. Samsung non ha avuto lo stesso problema ed infatti fa pagare 0,65$ per ogni giga ai propri utenti. Anche in questo caso c’è un grosso margine di profitto sullo storage, ma l’utente finale riesce comunque a pagarlo di meno.
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