L’App Store è il negozio digitale più controllato in assoluto, tuttavia, ogni giorno, vengono inviate migliaia di nuove applicazioni ed è impossibile controllarle tutte manualmente in tempi ragionevoli. Per questo motivo, Apple si affida a dei bot in grado di leggere il codice e comprendere immediatamente se viene commessa qualche violazione. A tali controlli, sporadicamente, qualcosa riesce comunque a sfuggire..
Oggi vi parliamo delle applicazioni che utilizzano la geo-localizzazione. Secondo uno studio condotto dai ricercatori di GuardianApp e condiviso con TechCrunch, esistono dozzine di applicazioni in App Store che fanno un uso improprio della nostra posizione. In altre parole, quest’ultima viene condivisa e venduta ad aziende di terze parti senza nemmeno informare l’utente.
Le applicazioni in questione riguardano per lo più servizi di Meteo e Fitness. Quando le avviamo per la prima volta ci viene richiesta l’autorizzazione per l’utilizzo della localizzazione e fin qui nulla di strano. Tuttavia, si è scoperto che esiste un secondo fine, privato e nascosto, che permette agli sviluppatori di guadagnare soldi extra.
Le posizioni tracciate da queste applicazioni, vengono infatti vendute ad aziende di terze parti che poi riescono a mostrarci pubblicità mirate o a capire i nostri interessi. Le posizioni più comuni infatti, saranno quelle legate alla nostra abitazione, il nostro lavoro, ai bar che frequentiamo di solito e tutti gli altri punti di interesse dove ci rechiamo. In base a queste informazioni si riesce a tracciare un profilo personale, stabilendo quali pubblicità potrebbero avere un maggiore impatto su di noi.
La ricerca non si ferma alla sola teoria e fa anche i nomi di queste applicazioni “furbette”: ASKfm, NOAA Weather Radar, Homes.com, Perfect365, C25K 5K Trainer, Classifieds 2.0 Marketplace, GasBuddy, Photobucket, Roadtrippers, Tapatalk e tante altre ancora che potete leggere da qui.
I dati raccolti vengono inviati ad aziende come Reveal, Sense360, Cuebiq, Teemo, Mobiquity, e Fysical.
iOS è un sistema operativo molto sicuro ma installando applicazioni di terze parti ci si apre ad un mare di possibilità che possono essere sia positive che negative. Gli utenti possono proteggere la propria privacy in diversi modi:
- Non consentite l’accesso alla localizzazione a tutte le applicazioni. Qualche app potrebbe non averne affatto bisogno per il corretto funzionamento
- Quando acconsentite all’utilizzo della posizione, assicuratevi di indicare “solo mentre uso l’app” anziche “sempre”
- In Impostazioni > Privacy > Pubblicità > Limita raccolta dati
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