TSMC, l’unico fornitore di Apple dei processori delle linea “A” utilizzati in iPhone e iPad, ha ammesso che il recente caso di attacco virus è stato possibile grazie a sistemi Windows non adeguatamente protetti.
L’azienda, dopo un’iniziale fase caratterizzata da poche informazioni, ha confermato l’imbarazzante dettaglio. «TSMC, produttore di processori, ha ammesso che una variante del virus WannaCry – collegato alla Corea del Nord – ha causato danni alla catena di produzione in diversi suoi stabilimenti durante l’ultimo weekend. L’azienda ha confermato che l’attacco ha colpito sistemi Windows 7 “unpatched” che eseguono processi cruciali negli stabilimenti di produzione».
WannaCry è un ransomware di cui si è parlato molto nell’estate del 2017, dopo aver colpito oltre 250,000 PC in 150 paesi. Ma come è possibile che un’azienda così importante come TSMC non abbia preso le dovute precauzioni, sopratutto dopo così tanto tempo? E non può essere incolpata Microsoft, che rilasciò tempestivamente una patch di sicurezza.
Davvero una situazione “singolare” per TSMC, che potrebbe avere gravi conseguenze anche sulla messa in commercio di futuri prodotti Apple.
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