Apple ha confermato di essersi messa all’opera per chiudere un loophole che permette alle forze dell’ordine di hackerare un iPhone tramite soluzioni hardware come il noto box GrayKey.
Di seguito un estratto dell’ultimo rapporto del The New York Times: «Apple dichiarò di avere in programma un aggiornamento software per iPhone in grado di disabilitare la porta del dispositivo per la ricarica e il trasferimento di dati (ovvero la porta Lightning) a distanza di un’ora dall’ultimo blocco del dispositivo. Per trasferire dati da o sull’iPhone utilizzando tale porta, una persona dovrebbe quindi prima inserire il codice di sblocco».
Come riportato in questo articolo, la funzionalità che impedisce ad accessori USB di connettersi ad un iPhone/iPad anche dopo un’ora dall’ultimo blocco è inclusa in iOS 12, sistema operativo presentato recentemente, durante la WWDC18. L’impostazione è abilitata di default e non permette ad accessori come GrayKey di connettersi ad un dispositivo iOS senza prima aver inserito il codice di sblocco. La carica della batteria non viene invece disabilitata, poiché non richiede un accesso ai dati.
Come fa notare la redazione del The New York Times, la forze dell’ordine sono state avvertite delle novità di Apple con iOS 12, e non l’avrebbero presa bene. Chuck Cohen, che dirige una task force presso la Indiana State Police, ha dichiarato al quotidiano statunitense che il suo organo di polizia ha sbloccato 96 iPhone nel 2017 utilizzando il box GrayKey.
Accessori per lo sblocco di iPhone, come appunto GrayKey, possono tuttavia essere utilizzati anche hacker o altri malintenzionati. Ed è proprio per questo motivo che Apple ha deciso di risolvere questa falla di sicurezza.
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