Ad oggi è possibile acquistare una SIM del nuovo operatore Iliad tramite il sito internet oppure utilizzando uno dei tanti SIMBox sparsi sul territorio italiano (in particolare nei grandi centri commerciali). Ma proprio questa seconda possibilità ha fatto storcere il naso a TIM, che sospetta problemi di sicurezza relativi all’identità degli acquirenti.
Utilizzando un SIMBox, la verifica dell’identità dell’acquirente è asincrona e successiva all’effettivo rilascio della SIM. Facendo un paragone con i negozi fisici, la procedura per il riconoscimento dell’identità è immediata, ed è strettamente necessaria per attivare una nuova scheda. In parole povere, qualsiasi malintenzionato potrebbe utilizzare un documento falso o rubato per acquistare una SIM Iliad tramite i distributori.
Come segnala il Sole 24 Ore, un uomo ha utilizzato il documento d’identità di una donna e ha pagato con una carta di credito con intestazione diversa. La cosa è stata fatta presente all’operatore, che ha provveduto al blocco del numero di telefono, ma solo dopo 10 ore.
Questo metodo è al centro di una istanza di parere ad opera di TIM avanzata al Ministero dell’Interno. Lo scopo è ovviamente quello di ottenere delucidazioni su tale modalità di acquisto e verifica.
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