Il CEO di Apple Tim Cook ha concesso una interessante intervista a Laurie Segall della CNN. Tra gli argomenti trattati anche l’importanza della privacy e le abitudini riguardanti l’utilizzo di iPhone.
Per quanto riguarda l’utilizzo di iPhone, Cook ha affermato che quando ha iniziato ad utilizzare la nuova funzione Screen Time di iOS 12, ha scoperto di spendere troppo tempo sullo smartphone. «Ho scoperto di spendere più tempo del dovuto [utilizzando l’iPhone]», ha dichiarato. «Pensavo di farne un utilizzo abbastanza corretto. Ma mi sbagliavo».
Cook ha dichiarato che Apple vuole fornire strumenti ai clienti per consentire loro di prendere decisioni sull’utilizzo dei dispositivi, il “troppo” dipende da persona a persona. L’azienda californiana vuole che i suoi clienti siano “incredibilmente soddisfatti”, ma l’obiettivo non è quello di far spendere loro tutto il tempo sui loro dispositivi iOS.
Relativamente alla privacy, il CEO dell’azienda di Cupertino l’ha definita un “diritto umano fondamentale”. Ha dichiarato che non “è salutare” puntare il dito contro aziende come Facebook, ma al contrario dovremmo focalizzarci sul rendere il web “un luogo incredibile”.
Ci crediamo profondamente, crediamo che la pirvacy sia un diritto umano fondamentale. La privacy da un punto di vista Americano è una delle libertà civili di base che definiscono cosa significa essere un Americano.
Parlando invece dell’incrementato utilizzo delle macchine in tutti settori, Cook ha dichiarato di non essere preoccupato. È invece preoccupato dal fatto che le persone stiano diventando più simili alle machine.
Non sono d’accordo sul fatto che le macchine stiano prendendo il sopravvento. Non è un qualcosa che mi preoccupa. Mi preoccupa più il fatto che le persone pensino come macchine, e non il contrario. Parlo del dimenticare il senso di umanità nelle cose.
Infine, Tim Cook ha dichiarato che Steve Jobs avrebbe supportato l’attuale linea di Apple:
In termini di un più ampio problema di umanità, questa era la sua filosofia. È il DNA dell’azienda. Apple dovrebbe sempre cercare di cambiare il mondo, e cambiarlo significa renderlo migliore. Questo è quello a cui pensiamo quando ci svegliamo al mattino e su cui focalizziamo le nostre attenzioni. E non vedo quel cambiamento. Quella è la stella che continua a guidarci.
Trovate l’intera intervista con la CNN sul sito ufficiale del network. Tra gli altri argomenti trattati anche dazi e immigrazione.
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