Facebook ha ammesso di aver stretto partnership per la condivisione di dati con Apple e altri produttori di dispositivi smart durate anche “10 anni”, fornendo così a queste aziende l’accesso ai dati personali degli utenti, anche senza il loro esplicito consenso.
Stando ad un nuovo rapporto del New York Times, Facebook ha raggiunto accordi durati anni con “circa 60” produttori di dispositivi, tra cui colossi del settore tech come Apple, Amazon, Microsoft, Samsung e BlackBerry. Alcuni accordi sarebbero ancora validi, almeno 22 sarebbero invece cessati dopo lo scandalo Cambridge Analytica.
Il rapporto del Times non rivela in modo chiaro quanti dati siano stati condivisi con Apple, o quanto sia stata profonda questa condivisione. Un portavoce dell’azienda di Cupertino ha confermato che “Apple si è basata sull’accesso privato ai dati di Facebook per funzionalità che permettevano agli utenti di pubblicare foto sul social network senza aprire l’app di Facebook“. Tuttavia, Apple ha messo fine a questo tipo di accordo lo scorso Settembre.
Secondo la fonte del quotidiano statunitense, gli accordi sulla condivisione dei dati di Facebook hanno consentito l’accesso da parte dei produttori a informazioni degli utenti come eventi sul calendario, affiliazioni politiche e stato della relazione. In aggiunta, le aziende tech, grazie a questi accordi, hanno avuto anche accesso alle informazioni degli ‘amici’ degli utenti “spiati”.
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