L’annuale Code Conference di Re/code si terrà in California questa settimana e i primi interessanti spunti di discussione iniziano ad emergere. Il CEO di Snapchat Evan Spiegel, infatti, oltre a parlare dei tanto criticati aggiornamenti della piattaforma, ha avuto modo di dire la sua su quanto abbia copiato Facebook e sul recente scandalo di Cambridge Analytica.
In particolare, Spiegel ha messo il dito nella piaga per quanto riguarda la scottante discussione sulla privacy che vede Facebook come principale protagonista. Riferendosi invece alla decisione del social network di Zuckerberg di copiare le storie di Snapchat (includendole in Facebook, Instagram, Facebook Messenger e WhatsApp), Spiegel ha dichiarato: «apprezzeremmo molto se copiassero anche i nostri metodi per proteggere i dati degli utenti».
Snapchat è stato creato sull’idea che messaggi e foto che gli utenti si scambiano scompaiano dopo un preciso periodo di tempo, fornendo così agli utenti una sorta di senso di sicurezza. Secondo Spiegel, la versione di Facebook non è altro che “un gruppo di funzioni” incluse nell’app senza tenere presente la filosofia della privacy degli utenti.
Spiegel, infine, ha dichiarato che Snapchat sopravviverà a tutti i competitors che copiano le sue funzioni, perché mentre altre piattaforme obbligano le persone a “competere con gli amici per ottenere i “Mi Piace”, Snapchat pone tutta l’attenzione sulla comunicazione con amici stretti. Quindi, nonostante Facebook imiti le sue funzioni, il CEO resta fortemente convinto che “le qualità di Snapchat sono difficili da copiare“.
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