Un complesso di appartamenti residenziali hi-tech a Dubai, in costruzione dal 2006 e che verrà inaugurato soltanto alla fine di quest’anno per problemi economici (lo so che “Dubai” e “problemi economici” non stanno bene nella stessa frase ma tant’è), è stato ispirato dal design dell’iPod di Apple. A confermarlo, l’architetto di Hong Kong che lo ha progettato.
La costruzione di James Law, nota come The Pad, è situata nella Business Bay di Dubai e si compone di 24 piani su cui sono dislocate 256 unità abitative. Inclinata di 6,5 gradi, la struttura che assomiglia ad un iPod nano di seconda generazione collegato ad una docking station, si sarebbe dovuta chiamare “iPad Tower” ma l’idea è stata presto abbandonata perché, con ogni probabilità, avrebbe scatenato reazioni poco piacevoli da parte di Apple. E visti i problemi economici che hanno causato ritardi nella costruzione, meglio evitare spese legali inutili.
Con il design di The Pad, frutto della fusione tra tecnologia e architettura che Law chiama Cybertecture, l’architetto ha vinto una competizione internazionale in cui è riuscito a battere i rinomati colleghi Zaha Hadid e Norman Foster.
Tecnologicamente l’edificio è così avanzato che lo stesso Law lo paragona all’armatura di Iron Man, in quanto migliora le capacità di coloro che vivono al suo interno:
In questo senso, una volta indossata questa armatura, hai capacità extra e possibilità extra su come puoi vivere la vita. Come l’armatura di Iron Man, gli appartamenti sono in grado di adattarsi all’ambiente.
Pensate, infatti, che ogni appartamento è dotato di una funzione chiamata iReality, che proietta su una parete interattiva 62 ambientazioni diverse, provenienti da tutto il mondo, grazie alla Realtà Virtuale. La stessa parete può essere anche utilizzata per effettuare chat e videochiamate.
All’interno di ciascuna unità, poi, troviamo un bagno che analizza in tempo reale i dati relativi alla salute dei residenti – peso, pressione sanguigna, temperatura ed altro – mostrandoli successivamente sotto forma di report sullo specchio. Gli appartamenti, ai quali si accede tramite tag RFID, sono anche precablati per la musica e per l’illuminazione intelligente: ad esempio, il colore delle luci cambia se qualcuno suona il campanello, se squilla il telefono o se in tv sta per iniziare il proprio programma preferito. Gli impianti di sicurezza e per il riscaldamento possono essere monitorati attraverso lo smartphone.
Stiamo vendendo più che il solo lo spazio. Stiamo vendendo le infinite possibilità di partecipare con tutta la nostra tecnologia in quello spazio. L’architettura prima si riferiva solo al cemento, all’acciaio, al vetro e alla forma di un edificio, ma ora penso che viviamo in un mondo in cui quei materiali sono solo i materiali di base. Adesso ci sono nuovi materiali come tecnologia, materiale intelligente, byte di contenuti e interattività.
A tal proposito, l’architetto Law spera che i residenti, col tempo, saranno in grado di aggiungere nuove funzionalità ai propri appartamenti smart, un po’ come fanno i possessori di iPhone, che integrano nuove funzioni sul proprio dispositivo semplicemente scaricando le applicazioni dall’App Store.
The Pad non è l’unico progetto innovativo di Law. L’architetto ha lavorato anche all’O-Pod: un appartamento di soli 10 metri quadrati, riadattato da una tubatura dell’acqua in cemento, che offre una piccolissima casa ad un prezzo accessibile ai giovani affittuari nella città di Hong Kong.
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