Anche Facebook sta lavorando ad una propria intelligenza artificiale in grado di riconoscere i soggetti e gli oggetti contenuti in una foto e per farlo si sta servendo di un database davvero enorme: le nostre foto caricate su Instagram.
Questa volta non c’è alcuna violazione della privacy, almeno formalmente. Facebook analizza soltanto le foto provenienti da profili pubblici o quelli privati che però utilizzano hashtag per un determinato scatto (fattore che automaticamente li rende ricercabili e quindi pubblici).
Non solo il database è vastissimo, l’intelligenza artificiale è anche facilitata proprio grazie all’utilizzo degli hashtag che solitamente corrispondono ed indicizzano ciò che è contenuto all’interno della foto.
In questa fase embrionale, Facebook è riuscita a sviluppare un’intelligenza artificiale che riesce a riconoscere i contenuti di una foto e a mostrare una serie di hashtag suggeriti in maniera del tutto automatica. L’evoluzione del sistema (con il tempo) farà crescere anche gli scopi ed i possibili utilizzi. Non è da escludere un motore di ricerca simile a Google Immagini.
Facebook non ha mai informato gli utenti che attraverso un profilo pubblico la pubblicazione di immagini sul social network contribuisse allo sviluppo di una tecnologia per una multi-nazionale, tuttavia legalmente non ci sarebbero problemi perchè nel momento in cui un utente decide di mettere online (ed in maniera pubblica) dei file, è cosciente che possano essere visti, scaricati ed analizzati da altri.
Se non volete contribuire a tutto questo, i vostri profili dovrebbero rimanere privati e le foto senza hashtag.
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