Come anticipato qualche settimana fa, in vista del nuovo regolamento europeo in materia di privacy – GDPR – che entrerà in vigore dal prossimo 25 maggio, WhatsApp vieta l’utilizzo dei propri servizi ai minori di 16 anni. A tal proposito la società, che ricordiamo appartenere a Facebook, ha recentemente aggiornato i Termini di utilizzo e l’Informativa sulla Privacy, chiedendo agli utenti di accettare le nuove condizioni entro il 9 giugno e di confermare di avere più di 16 anni.
All’interno dell’informativa, inoltre, WhatsApp spiega come intende raccogliere, utilizzare e condividere i dati personali con l’azienda madre, Facebook:
WhatsApp è una delle aziende di Facebook. Lavora e condivide informazioni con le altre aziende di Facebook per ricevere servizi quali tecnologie e sistemi che ci consentono di offrire e migliorare WhatsApp e continuare a mantenere WhatsApp e le aziende di Facebook sicure e protette. Le informazioni che condividiamo con loro vengono usate per aiutare WhatsApp. Lavorare insieme ci consente di:
- Offrire messaggi e chiamate rapidi e affidabili in tutto il mondo e comprendere le prestazioni dei nostri servizi e delle nostre funzioni.
- Garantire protezione e sicurezza su WhatsApp e sui prodotti delle aziende di Facebook rimuovendo account spam e contrastando attività improprie.
- Collegare la tua esperienza WhatsApp con i prodotti delle aziende di Facebook (ad es. puoi condividere un link a un post da Facebook a una chat WhatsApp).
- Permetterti di comunicare con le aziende su WhatsApp (attraverso un pulsante presente su una pagina aziendale Facebook grazie al quale potrai avviare una conversazione con l’azienda stessa).
L’azienda ci tiene a sottolineare che Facebook non utilizza le informazioni degli account WhatsApp per migliorare l’esperienza utente con i prodotti Facebook o per fornire messaggi pubblicitari più pertinenti. Niente di quello che condividerete su WhatsApp, inclusi messaggi, foto e informazioni del vostro account, verrà condiviso su Facebook o su altre app del gruppo per essere visto da terzi, a meno che non siate voi a decidere di farlo.
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