Il fotografo Austin Mann, giò noto nel panorama iOS per le accurate recensioni delle fotocamere di iPhone, questa settimana ha condiviso i suoi pensieri su iMac Pro dopo aver utilizzato il computer per editare foto e video realizzati con una fotocamera Hasselblad durante i suoi viaggi in Sud America e in Antartide.
La recensione di Mann si concentra principalmente sull’esperienza di editing con iMac Pro, piuttosto che sulla velocità e le prestazioni, mettendo così in risalto un aspetto interessante che riguarda l’iMac Pro e il suo possibile impiego, giorno dopo giorno, in un flusso di lavoro fotografico.
Il fotografo, senza la potenza di iMac Pro, non sarebbe stato in grado di fare determinate cose, come creare panorami multi-immagine ad alta risoluzione presenti nella sua recensione.
Un panorama composto da 14 immagini a 100 megapixel non funzionerebbe nemmeno su MacBook Pro mentre iMac Pro lo gestiva senza problemi. Senza l’estrema nitidezza di Hasselblad, non avrei potuto catturare il Superpano sopra, e senza iMac Pro, semplicemente non avrei nemmeno tentato di assemblarlo. Ma ora mi chiedo: “Dove posso installare la stampa di un panorama ad alta risoluzione di 30 piedi?”
Ai fotografi professionisti, Mann consiglia un iMac Pro a 10 core con 128 GB di RAM e un SSD da 4 TB:
Il mio consiglio, quando decidi di aggiornare la tua macchina, è quello di darti più spazio possibile per crescere.
Uno degli scatti di Mann modificato con iMac Pro:
Mann ha dichiarato che le sue funzionalità preferite di iMac Pro sono un supporto affidabile per i dispositivi di input wireless, tra cui Magic Keyboard e Magic Mouse 2 (entrambi possono essere caricati tramite Lightning e non richiedono batterie), un supporto VESA intercambiabile per diversi flussi e condizioni di lavoro e la fotocamera FaceTime, che è stata nettamente migliorata rispetto a quella presente nel suo MacBook Pro. Le uniche pecche, sostiene Mann, risiedono nell’impossibilità di utilizzare il Magic Mouse 2 durante la ricarica e delle poca disponibilità di software ottimizzati per poter sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerte da iMac Pro.
La velocità, sebbene non fosse l’obiettivo principale della recensione, ha rappresentato un fattore importante per Mann. Il computer, rispetto al suo equipaggiamento che, come detto prima, include un MacBook Pro, è stato “incredibilmente veloce”. L’esportazione di 20 immagini RAW ha richiesto 61 secondi, rispetto ai 185 secondi impiegati dal MacBook Pro, mentre per l’assemblaggio di un panorama di 8 immagini ci son voluti solo 33 secondi su iMac Pro, rispetto ai 357 secondi di MacBook Pro.
E, a tal proposito, Mann descrive quanto tempo può essere risparmiato lavorando con un iMac Pro:
Come fotografo professionista, ipotizziamo di scattare e elaborare 25.000 immagini all’anno. Diciamo che la differenza di scegliere il computer più veloce ti risparmia un secondo per immagine. Sono 25.000 secondi, ovvero 416 minuti, ovvero circa 7 ore. Ricorda, questo sul presupposto di un secondo per immagine. Come creativo, quanto vale il tempo per te?
Mann ha anche utilizzato un vecchio MacBook Pro da 15 pollici per salvare i file multimediali sul campo, un iPad Pro da 10,5 pollici per l’editing con Lightroom e l’iPhone X per scatti e panorami rapidi. Di seguito uno scatto catturato proprio con iPhone X:
La recensione completa di Mann, che approfondisce anche la sua storia personale con l’iMac e con iMac Pro e che interesserà i fotografi, i videografi e altri creativi che stanno prendendo in considerazione una macchina desktop come iMac Pro con la quale gestire i propri flussi di lavoro, è disponibile a questo indirizzo.
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