Secondo quanto riportato da Fast Company, Intel fornirà ad Apple il 70% dei modem LTE che verranno impiegati nei nuovi iPhone. Il restante 30% verrà, invece, fornito ancora una volta da Qualcomm. In questo modo Intel otterrebbe un buon contratto, ma allo stesso tempo a Cupertino avrebbero le spalle coperte. Fast Company sostiene che il cambio di fornitore non avverrà con una transizione radicale bensì per gradi.
Il 2018 è il primo anno, infatti, in cui Intel utilizzerà per la produzione dei propri chip il processo a 14 nanometri. Ed è proprio per questo che, secondo la fonte di Fast Company, Apple, come misura cautelare, continuerà a servirsi anche dei chip Qualcomm.
L’intenzione di Apple è vedere quanto Intel riesca a soddisfare il proprio ordine perché sembrerebbe che, al momento, ci siano problemi di produzione e di rendimento relativi ai modem finora prodotti. Gli ingegneri Intel sono comunque fiduciosi. Se tutto dovesse andar bene, Intel potrebbe infatti fornire ad Apple più del 70% previsto. Ma non solo. Risolvere i problemi legati alla produzione dei modem LTE permetterebbe ad Apple di scegliere come unico fornitore Intel, tagliando finalmente i legami con Qualcomm.
Questo perché, dall’inizio del 2017, i rapporti tra Apple e Qualcomm si sono incrinati dopo che la società californiana si è rifiutata di versare alcune royalty, ritenendole ingiuste. La vicenda ha portato ad una battaglia legale che sembra ancora non arrivare ad una conclusione.
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