Il ban di Telegram in Russia è l’argomento principale degli ultimi giorni per quanto riguarda il settore tech. Ma ora “contro” la piattaforma di Durov si è messo anche il governo francese, che ha deciso di abbandonare servizi ben noti come Telegram e WhatsApp per passare ad una propria piattaforma di messaggistica.
Il motivo alla base della decisione del governo francese è facilmente intuibile. La Francia ha infatti il timore che spie straniere possano tenere sotto controllo i funzionari governativi, nonostante app come Telegram e WhatsApp siano protette dalla crittografia. Le paure sorgono in particolare con app non realizzate in Francia e che non hanno server sul territorio. Queste la parole di un portavoce del governo: «Abbiamo bisogno di trovare un modo per avere un servizio di messaggistica crittografato che non sia criptato da Stati Uniti o Russia. Iniziamo a pensare alle potenziali violazioni che potrebbero esserci, come successo con Facebook, quindi vogliamo prendere le redini della situazione».
Le piattaforme leader del settore della messaggistica istantanea sono senza dubbio Telegram e WhatsApp. La prima però sta affrontando il ban in Russia, attuato dopo il rifiuto da parte di Durov di consegnare al governo le chiavi per accedere alle conversazioni (il governo russo vuole avere pieno controllo per evitare attentati terroristici, ndr). La seconda invece è di proprietà di Facebook, attualmente al centro di numerose critiche dopo lo scandalo Cambridge Analytica.
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