Ad Atlanta sono state collegate ben 59 cause legali contro Apple al fine di creare un’unica class action di proporzioni considerevoli relativamente al caso del rallentamento degli iPhone con una batteria deteriorata.
Secondo il capo d’accusa, Apple avrebbe volontariamente rallentato gli iPhone più datati al fine di costringere gli utenti ad acquistare un nuovo modello. Questo, non solo violerebbe le leggi sulla tutela dei consumatori ma rappresenterebbe anche una pratica commerciale ingannevole. L’accusa, richiede il rimborso delle spese legali sostenute, la sostituzione gratuita della batterie ed una campagna nella quale Apple ammetta pubblicamente di essersi comportata male.
Apple, come sappiamo, ha già dato una motivazione pubblica sulla faccenda. Secondo l’azienda infatti, iOS 10.2.1 ha iniziato a rallentare i dispositivi con batteria deteriorata soltanto per migliorare l’esperienza utente, per evitare che i dispositivi si spegnessero durante la richiesta di un picco energetico troppo alto, (impossibile da soddisfare dalla batteria in uso). E’ soltanto una mossa per prolungare la vita di un dispositivo, un interesse del tutto opposto rispetto a quello che sostietene l’accusa.
Vedremo come andrà a finire, nel frattempo attendiamo il rilascio di iOS 11.3 (che probabilmente arriverà stasera) per utilizzare il nuovo Tool integrato in Impostazioni > Batteria, utile per capire lo stato di salute della nostra batteria.
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