Tre nuovi brevetti depositati da Apple ci mostrano una inedita tastiera touch screen per MacBook in altrettante ipotetiche alternative di progettazione.
Uno dei fattori che fecero di iPhone un dispositivo rivoluzionario fu, senza ombra di dubbio, l’assenza di una tastiera fisica che rappresentò, ai tempi, un vero passo avanti rispetto alla concorrenza.
La flessibilità del touch screen capacitivo ha contraddistinto la fortuna non solo dello smartphone ma anche dell’azienda stessa che, come faceva notare lo stesso Steve Jobs nel 2007 durante il famoso evento di presentazione, ha introdotto una concezione tutta nuova di tastiera.
La capacità della tastiera di variare in base all’utilizzo è stato da sempre uno dei punti programmatici dei prodotti Apple tanto da introdurre anche una touch bar sui nuovi MacBook Pro e da arrivare addirittura a pensare di sviluppare una tastiera totalmente basata sulla stessa tecnologia.
All’interno di uno dei tre brevetti si evince chiaramente la volontà di sostituire tastiere fisiche con controparti virtuali al fine di abbattere limiti imposti dalla standardizzazione donando una maggior versatilità al prodotto che sarà così personalizzabile e variabile in base all’utilizzo, proprio come accade su iPhone e iPad.
A differenza dei dispositivi mobili nati per questo scopo però, viene posto il problema delle diverse modalità di utilizzo di un computer che si presta più facilmente ad attività professionali e lavorative con prestazioni a lunga durata.
Effettivamente digitare su un pannello piatto, privo di punti di riferimento o feedback potrebbe rappresentare un ostacolo alla comodità in quanto si sarebbe costretti a guardare le proprie mani anziché lo schermo del computer.
A tal proposito Apple ha ben pensato di ovviare al problema combinando fra loro tre possibili soluzioni. La prima prevede l’inserimento, al di sotto del pannello, di sensori capaci di rilevare movimento e pressione delle dita all’eventuale tocco, proprio come accade con il 3D touch di iPhone.
Il secondo brevetto andrebbe a coprire invece il problema del riferimento tattile che verrebbe risolto da un sistema capace di convogliare energia elettrostatica sotto le dita creando l’illusione della presenza fisica di tasti e relativi bordi.
Per simulare, infine, il “click” del tasto durante la pressione, vengono chiamati in causa degli attuatori aptici simili a quelli sfruttati da 3D touch e Magic Trackpad 2 integrando magari un Taptic Engine.
La periferica che sembrerebbe essere pensata per un MacBook a due schermi, nel brevetto viene mostrata come esterna ed indipendente ma nulla vieta che in futuro possa avere molteplici integrazioni differenti.
Ovviamente si tratta solo di brevetti che potrebbero anche non vedere mai una realizzazione effettiva ma sognare non costa nulla.
Sarebbe una bella idea? La acquistereste? Sareste curiosi di provarla? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.
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