Mancano pochi giorni alla messa in commercio (purtroppo non in Italia, per il momento) di HomePod, il primo smart speaker di Apple. Con il passare dei giorni continuano ad emergere nuovi dettagli sul dispositivo, alcuni dei quali potrebbero far storcere il naso ad alcuni potenziali acquirenti.
Iniziamo subito con il dire che HomePod non può essere utilizzato come un normale speaker Bluetooth, nonostante supporti lo standard Bluetooth 5.0. Questo perché l’altoparlante sfrutta tale tecnologia solo per informazioni di prossimità, ad esempio per il processo di setup iniziale tramite iPhone, trasferendo quindi le impostazioni al dispositivo via OTA.
Le fonti audio supportate da HomePod sono queste, e sono indicate direttamente da Apple:
- Apple Music
- Acquisti iTunes Music
- iCloud Music Library con abbonamento ad Apple Music o iTunes Match
- Beats 1 Live Radio
- Podcast
- AirPlay o altri contenuti da iPhone, iPad, iPod touch, Apple TV e Mac
Come potete notare, il Bluetooth non viene menzionato come fonte audio. Non sappiamo se Apple deciderà di includere lo streaming di contenuti audio via Bluetooth con un futuro aggiornamento, ma è decisamente improbabile. Sappiamo infatti, a detta della stessa Apple, che HomePod punta tantissimo sulla qualità dell’audio, e la riproduzione via Bluetooth non garantisce poi tanta qualità a causa della compressione.
Altra novità arriva dai colleghi di TheVerge, che hanno rivelato, senza alcuna sorpresa a dire il vero, che HomePod necessita di un dispositivo con iOS 11 per il processo di setup.
Come recentemente appreso, i possessori di un HomePod possono utilizzare l’app di sistema Casa per impostare lo smart speaker (modificare le impostazioni, scaricare aggiornamenti e così via…). HomePod supporta l’Automatic Setup di Apple che consente ad un iPhone posizionato accanto allo speaker di trasferire impostazioni come password Wi-Fi, le preferenze di Siri e altro ancora. Si tratta di un processo che sfrutta, come detto, il Bluetooth.
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