Apple a Giugno modificò le linee guida per App Store aggiungendo una nuova regola per impedire la creazione di app utilizzando template commercializzati o servizi in grado, appunto, di creare applicazioni. Una novità che ha avuto un impatto negativo in particolare sulle piccole aziende senza risorse per sviluppare da zero la propria app.
Molti template di app per piccoli ristoranti, negozi o altri tipi di rivenditori sono stati quindi “bloccati” dalle nuove regole. Tuttavia, dopo la forte attenzione dei media sulla questione e dopo i feedback di proprietari di piccole aziende, Apple ha oggi applicato una modifica a tale normativa, rendendola meno restrittiva.
La norma originale, nella sezione 4.2.6 delle linee-guida di App Store, prevedeva che “Applicazioni create con template in commercio o con servizi in grado di creare app saranno rifiutate”. La modifica a tale legge è molto più chiara, e specifica precisamente cosa è permesso e cosa no:
Le applicazioni create con template commercializzati o servizi in grado di creare app saranno rifiutate a me che queste non siano caricate direttamente dal provider del contenuto dell’app. Questi servizi non dovrebbero caricare applicazioni per conto dei loro clienti e dovrebbero offrire loro strumenti utili per creare app personalizzate ed innovative, in grado di garantire una esperienza utente unica. Un’altra opzione valida per i fornitori di template è di creare un binario unico per ospitare tutti i contenuti dei clienti in un modello aggregato o raccolto, ad esempio come un’app per la ricerca di ristoranti con accessi personalizzati separati o pagine per ogni ristorante-cliente, oppure un’app di eventi con accessi separati per ogni evento del cliente.
Oltre alle novità per i template per le app, Apple ha oggi modificato anche altre norme. Ad esempio, le applicazioni che offrono servizi VPN devono obbligatoriamente utilizzare l’API NEVPNManager e devono specificare in modo chiaro quali siano i dati degli utenti raccolti e quali vengano utilizzati. Tali app, inoltre, devono seguire le leggi locali, e devono fornire, quando necessario, la licenza VPN in determinati territori in cui è richiesta.
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