Il CEO di Apple Tim Cook, assieme al CEO di Koch Industries, Charles Koch, hanno affidato al Washington Post una lettera per esortare il congresso degli Stati Uniti a trovare al più presto una soluzione legislativa che tuteli i cosidetti “dreamers” (immigrati irregolari entrati nel paese come minorenni).
Tra gli aspetti più delicati nel panorama della politica americana, quello dell’immigrazione è sicuramente uno dei più dolenti. La cessazione del programma voluto da Obama nel 2012, il Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) che permetteva agli immigrati irregolari, entrati da bambini negli Stati Uniti, di ottenere un permesso di lavoro o studio biennale rinnovabile, li costringerebbe ora a subire un rimpatrio. Ben 690.000 giovani vedrebbero le loro vite stravolte ed il loro sogno americano infranto.
“Il futuro di troppe persone è in bilico”.
I due leader si augurano che i politici mettano una mano sulla propria coscienza nel trovare una soluzione valida per questi giovani lavoratori e che si convincano che una società progredita per essere tale debba abbracciare le differenze per arricchirsi e sfruttare la diversità stessa come valore.
Secondo le statistiche, 8 americani su 10 sostengono una soluzione semplice per consentire ai dreamers di rimanere negli Stati Uniti. Vedremo in quest’ultimo mese dell’anno se il congresso riuscirà a risponde all’invito di Cook e Koch dando certezze a questi giovani che inseguono l’eterno sogno americano.
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