Jony Ive ha rilasciato una nuova intervista per la rivista Smithsonain dove ha parlato di design e molto altro.
Di solito nelle interviste Ive sembra un “registratore” dove ripete costantemente le stesse cose, indipendentemente dalla durata della stessa. Questa volta invece il capo del design di Apple parla di come ha iniziato la sua carriera, lavorando al fianco di suo padre:
Quando Ive era un ragazzo, il padre era un professore universitario di design e tecnologia, in più era un artigiano che lavorava l’argento quindi aveva sia ottime doti manuali che una preparazione tecnica invidiabili. Arrivò un Natale e ad Ive venne consegnato un regalo davvero inconsueto. Si trattava di un accordo, secondo il quale, se avesse trascorso del tempo nel determinare una cosa da realizzare, sviluppandola in disegni, allora il padre gli avrebbe concesso del tempo portandolo nei laboratori dell’università per rendere questa cosa reale.
Nel corso degli anni Ive ha costruito mobili, un go-cart e parti di una casa sull’albero lavorando il legno ed una varietà di metalli. Fin dai primi giorni Ive ricorda di aver amato disegnare e creare cose.
Con un padre del genere, non possiamo meravigliarci di dove sia arrivato oggi Ive. Il designer di Apple è conosciuto per i suoi oggetti minimalisti ma nell’intervista dichiara che non è sempre stato così.
I progettisti non sempre riescono a creare quello che vorrebbero al primo tentativo. Ci sono compromessi tra design ed hardware che devono essere rispettati. Prima di perfezionare un oggetto possono essere necessari degli anni e, secondo Ive, soltanto adesso l’iPhone risulta davvero perfetto.
Il design dell’iPhone X è quello che avrebbe voluto realizzare già da diversi anni ma soltanto adesso la tecnologia gli ha permesso di farlo. Dopo aver mostrato il nuovo smartphone, Ive ha preso l’iPhone 7 Plus dell’intervistatore, rimarcando quanto gli sembri “vecchio” questo design dopo aver utilizzato per un po’ di tempo l’iPhone X.
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