Pochi giorni fa, dopo le testimonianze di alcuni studenti, sono sorte diverse polemiche intorno ad Apple e Foxconn, partner di produzione dell’azienda di Cupertino. Diversi stagisti hanno infatti rivelato di aver lavorato per ore extra in un stabilimento Foxconn per l’assemblaggio dei nuovi iPhone X. Una pratica che andava contro le leggi vigenti in Cina ma anche contro il contratto con Apple.
Dopo il polverone, Foxconn ha deciso di non consentire più agli studenti stagisti di lavorare per più di 40 ore a settimana, rientrando quindi nei limiti previsti dalle leggi locali. Anche il colosso californiano ha detto la sua dopo quanto trapelato in questi giorni:
Apple si impegna affinché tutti i lavoratori nella nostra catena di fornitura siano trattati con la dignità e il rispetto che meritano. Sappiamo che si può fare di meglio e continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire un impatto positivo e proteggere i lavoratori nella nostra catena di fornitura.
La notizia è emersa dopo una indagine condotta in uno stabilimento di Foxconn in Cina. È stato scoperto che alcuni studenti tirocinanti hanno fatto diverse ore di straordinario per l’assemblaggio degli ultimi iPhone X. Apple ha dichiarato che tali studenti hanno lavorato di propria spontanea volontà, ma in ogni caso chi di dovrebbe avrebbe dovuto impedire loro di farlo.
Via | BBC
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