Anche gli YouTubers più conosciuti, con canali da 5,3 milioni di iscritti, commettono degli errori. L’ultimo video di Marques Brownlee, sostiene che le animoji non utilizzino i nuovi sensori presenti nel comparto della fotocamera di iPhone X e che pertanto dovrebbero essere possibili anche su iPhone 8 e precedenti.
Sostanzialmente, secondo lo YouTuber, Apple ha voluto limitarle soltanto all’iPhone X come “chicca” per convincere ad acquistare il modello più costoso.
La cosa non ci sorprenderebbe, perchè per ragioni di marketing rappresenta una situazione alla quale siamo abituati e per la quale Apple ha sempre agito in questo modo, tuttavia in questo caso l’azienda non ha “mentito”.
Nella dimostrazione infatti, vengono coperte la fotocamera ad infrarossi ed il Flood Illuminator, che emette una luce infrarossi invisibile necessaria per il funzionamento del Face ID al buio. Ciò nonostante le animoji continuano a muoversi e proprio da questo scaturisce la convinzione che possano funzionare altrove.
Le Animoji, in realtà, non sono semplici faccine in Realtà Aumentata ma funzionano grazie alla TrueDepth camera, ovvero all’intero insieme di sensori presenti su iPhone X. E’ vero che il lavoro più grosso viene svolto soltanto dalla fotocamera standard (presente su tutti gli iPhone) ma gli altri componenti migliorano le espressioni facciali, creano il senso di profondità ed elevano le faccine ad uno standard più alto.
Il sensore ad infrarossi ad esempio, anche per ragioni di batteria, si attiva soltanto periodicamente ed aggiorna la mappatura della profondità. Resta tuttavia un elemento fondamentale. Se riprendete l’iPhone X con un altro iPhone mentre utilizzate le animoji, noterete chiaramente che si illumina periodicamente un puntino rosso all’interno del Notch.
Dopo le polemiche, Marques Brownlee è riuscito a parlare con Apple e l’azienda ha confermato che effettivamente le Animoji utilizzano dei dati che vengono attinti sia dalla fotocamera IR che dal sensore di profondità, migliorando l’accuratezza delle faccine.
Con i filtri presenti su Instagram, Facebook e Snapchat già da anni riusciamo a mettere degli occhiali virtuali sul nostro volto o a farci seguire da oggetti. E’ chiaro quindi che la realtà aumentata (migliorata ulteriormente su iOS 11 con ARKit) risulterebbe già perfettamente in grado di riprodurre delle animoji sfruttando soltanto la fotocamera standard ma, in questo caso, Apple ha fuso diverse tecnologie insieme per conferirgli un’affidabilità tale da superare gli standard precedenti e tutto questo è effettivamente possibile solo su iPhone X.
Ricordando il Keynote di presentazione di iPhone X, lo stesso discorso potremmo farlo quando è stata mostrata Snapchat con i filtri “a maschera” che seguivano il viso. Molti non saranno rimasti impressionati da questa novità perchè in realtà è una cosa che potevamo fare già in passato, ma con iPhone X e la fotocamera TrueDepth, l’accuratezza è decisamente più elevata proprio grazie alla combinazione di diversi sensori.
Se non siete ancora convinti, guardate la fine di questo video, dove una telecamera ad infrarossi riesce a riprendere i 30.000 puntini del Dot Projector, proiettati sul volto del bambino mentre utilizza le Animoji.
Leggi o Aggiungi Commenti