Con iPhone 8 e iPhone X arriva una nuova funzionalità chiamata flash “Slow Sync”, che migliora la qualità delle foto quando, appunto, si fa affidamento sul flash. In questo articolo vi sveliamo il funzionamento.
Quando iPhone 8 e iPhone X sono stati svelati, un nuova funzionalità riguardante il reparto fotografico e chiamata flash Slow-Sync è stata menzionata, ma pochi sono stati i dettagli forniti. Partiamo subito con il dire che non si tratta di una novità assoluta, questa è infatti implementata da diversi anni sulle fotocamere digitali.
Per capire come funziona il flash Slow Sync, è necessario capire come funzionano le fotocamere. Ognuna di queste ha un otturatore tra la lente e il sensore, che resta chiuso (come se se fosse un palpebra) e si apre solo catturare la luce quando si scatta una foto. Nella maggior parte dei casi, l’otturatore opera per circa una frazione di secondo prima di richiudersi. Si tratta di un’impostazione predefinita, una tale rapidità permette infatti di catturare la luce in un preciso momento, rendendo la foto molto più nitida.
Nei casi in cui l’otturatore opera con una velocità ridotta, e quindi fino a quando non viene catturata tutta la luce, le foto possono risultare decisamente più sfocate (per un movimento del soggetto o di chi scatta la foto, ad esempio). È ovvio che fotografi professionisti, o comunque chi ha più esperienza nel campo, riescono ad ottenere scatti di indubbia qualità anche in questi casi.
A questo punto entra in gioco il flash. Per quest’ultimo esistono due metodi di sincronizzazione, ovvero rear curtain e front curtain. Cosa cambia? Nel primo caso il flash è operativo per il tempo in cui l’otturatore è aperto, nel secondo caso invece lampeggia poco prima della chiusura dell’otturatore.
Per arrivare al dunque è necessario trattare un ulteriore argomento: l’esposizione. Questa si occupa, come suggerisce il nome, del risultato della foto catturata, se più scura o più chiara. Nei casi in cui si decide di non utilizzare il flash anche in ambienti scuri (ad un esempio un paesaggio nelle ore notturne), la fotocamera riesce ad esporre correttamente l’immagine. Ma se il soggetto della foto è in primo piano, è necessario il flash, al fine di evitare un’immagine fin troppo scura. Il modulo fotografico opera in modo che nel risultato finale, a flash spento, il soggetto non risulti troppo “luminoso”. È però una conseguenza di tale situazione l’impossibilità di notare i dettagli dello sfondo.
E finalmente giungiamo al flash Slow Sync degli ultimi smartphone di casa Apple. Le fotocamera di iPhone 8 e iPhone X, quando riconoscono che sarà utilizzato il flash, regolano l’esposizione dell’immagine per scurirla. L’otturatore rimane aperto per più tempo, riuscendo così a catturare più luce sullo sfondo, e il flash si spegne e blocca l’immagine poco prima della chiusura dello stesso otturatore. Il mix porta ad un risultato nettamente migliore rispetto alle fotocamere presenti sui precedenti modelli di iPhone.
Di seguito l’interessante video realizzato dai colleghi di AppleInsider:
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