Ogni anno, al rilascio di un nuovo aggiornamento del software, gli utenti hanno la percezione che il telefono risulti più lento. In molti sostengono anche che questi rallentamenti siano volutamente indotti da Apple per invogliare all’acquisto di un nuovo dispositivo, ma sarà proprio così?
Futuremark, un’azienda specializzata in Benchmark, ha voluto verificare queste voci per capire se si basano su fatti reali oppure soltanto sulla malafede. Ebbene, secondo lo studio, sono stati collezionati dati per un totale di 100.000 benchmark su 7 diversi modelli di iPhone. I risultati partono dall’iPhone 5s ovvero il dispositivo più vecchio sul quale è possibile installare iOS 11.
iPhone 5S è dotato di processore A7, il primo a 64 bit (un requisito essenziale per il funzionamento di iOS 11). Partendo dalle performance grafiche, notiamo che sono rimaste costanti da iOS 9 ad iOS 11. Per quanto riguarda la CPU invece, le performance sono esattamente le stesse di iOS 10.3.3.
Proseguendo con iPhone 6, 6s e 7 notiamo più o meno lo stesso andamento. Le prestazioni della GPU risultano addirittura migliorate con iOS 11 su questi 3 dispositivi. Per quanto riguarda il processore invece, le performance sono lievemente calate ma si parla di un calo minimo ed impercettibile nell’utilizzo quotidiano.
Dopo questi test, Futuremark afferma con certezza che Apple non induce rallentamenti volontari con gli aggiornamenti, anzi, l’azienda svolge un lavoro eccellente per riuscire ad ottenere grossomodo gli stessi risultati malgrado le migliaia di nuove funzioni introdotte.
Nei benchmark, la versione di iOS 11 utilizzata è stata proprio la prima, contenente ancora diversi bug. Ripetendo un test oggi, sostiene l’azienda, si otterrebbero risultati ancora migliori.
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