In occasione del rilascio di iOS 11, il CEO di Apple Tim Cook è stato ospite del programma “Good Morning America” sulla ABC e ha parlato delle novità introdotte dal nuovo sistema operativo, concentrandosi particolarmente sulla realtà aumentata.
Intervistato dalla giornalista Robin Roberts, Cook si è soffermato sui due aspetti di maggior rilievo che caratterizzano il nuovo iOS 11, ovvero ARKit e la realtà aumentata. La tecnologia, associata alla piattaforma di sviluppo, permette la creazione e l’esposizione di contenuti virtuali che si fondono con la realtà per offrire esperienze di maggior interazione sia che si tratti di gioco che di lavoro, shopping o altro.
In questo senso la giornata odierna, 19 settembre, diventa una pietra miliare sulla strada dello sviluppo tecnologico perché, proprio grazie ad iOS 11, gli utenti di iPhone e iPad avranno la possibilità di vivere nuove, incredibili esperienze.
Si tratta di qualcosa di enorme. Questo è un giorno da ricordare. Per la prima volta centinaia di milioni di persone avranno l’opportunità di sfruttare le funzionalità della realtà aumentata che diventerà la tendenza del futuro. A partire da iPhone 6s o con dispositivi successivi, la realtà aumentata sarà a portata di mano.
La giornalista ha sottolineato come la realtà aumentata esista da diverso tempo e non sia una prerogativa di Apple ma in risposta, Cook ha spiegato che Apple non ha inventato la realtà aumentata ma ha semplificato il lavoro degli sviluppatori. Grazie al framework ARKit ora c’è una base comune da cui partire per realizzare applicazioni che possano utilizzare la tecnologia.
Il nostro obiettivo è che tutti possano utilizzare la realtà aumentata, per questo grazie ad ARKit il lavoro degli sviluppatori risulta più semplice. E questo è un giorno da ricordare perché in un giorno rendiamo disponibile la realtà aumentata a centinaia di milione di persone.
Parlando del nuovo iPhone X era inevitabile che il discorso vertesse sul sistema di riconoscimento Face ID e sul prezzo del dispositivo. Il CEO Apple ha rassicurato il pubblico sul fatto che non esistano problemi legati alla sicurezza o alla privacy.
Apple non riceve nessuno dei dati provenienti dal riconoscimento facciale. Tutti i dettagli del viso restano memorizzati sul telefono. Apple è molto attenta alla privacy dei propri utenti ed è un argomento molto importante perché sappiamo che esistono persone che, ovunque, cercano di sottrarre informazioni. Apple vuole che i dati di ognuno restino di proprietà di ciascuno e non dell’azienda.
Per quanto riguarda il prezzo invece Cook ha spiegato che, per quanto possa sembrare alto, è proporzionato alla tecnologia integrata e si potrebbe considerare un investimento a lungo termine perché non c’è la necessità di cambiarlo ogni anno.
Gli iPhone, come anche altri smartphone, fanno parte della vita di tutti e sono essenziali. Gli utenti si aspettano che facciano sempre di più e noi cerchiamo di introdurre sempre nuove tecnologie.
La chiusura è affidata ad un pensiero sul keynote del 12 settembre con l’apertura al pubblico dello Steve Jobs Theater e aver calcato il palco del teatro intitolato al co-fondatore di Apple per la prima volta. Cook dice di aver sentito la presenza di Jobs sul palco, al momento delle presentazione e il DNA del suo predecessore è (quasi) costantemente presente in ogni prodotto Apple.
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