Apple con il nuovo processore A10X degli iPad Pro si è superata ancora una volta. La tecnica costruttiva a 10 nanometri ha permesso un notevole incremento delle prestazioni, diminuendo i consumi ed occupazione d’area.
Dopo aver utilizzato il processore A10 Fusion negli iPhone 7, Apple ha deciso di portare una versione adattata anche sui nuovi iPad Pro. I nuovi chip sono stati analizzati da cima a fondo da TechInsights. I dati scoperti sono ancora una volta piuttosto sorprendenti.
La tecnologia a 10 nanometri è arrivata anche sui nuovi iPad Pro, grazie ai processori A10X. Grazie alla diminuzione della dimensione minima dei transistor, i consumi del chip risultano nettamente inferiori. Allo stesso tempo è stato possibile implementare più transistori, occupando meno area. In particolare il chip A10X occupa 96.4 millimetri quadrati di area, circa il 24% in meno rispetto al suo predecessore A9X. Allo stesso tempo Apple è riuscita ad ottenere un incremento nelle prestazioni del circa 30-40%, integrando nello stesso chip sia la CPU che GPU. Il passaggio dalla tecnologia a 16 nanometri è stato quindi molto rilevante, sia in termini di consumi che in termini di potenza.
I risultati sono dunque particolarmente sorprendenti. TSMC sta già lavorando sulla tecnologia a 7 nanometri e 3 nanometri FinFet. Questo ulteriore scaling della tecnologia porterà ad altri vantaggi di questo tipo. In futuro vedremo quindi dispositivi portatili sempre più potenti, con un consumo di energia particolarmente ridotto.
Via | 9to5mac
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