Arriva per Google una multa record di ben 2.42 miliardi di euro, la più alta fin ora, per aver violato le norme antitrust dell’UE. Google viene accusata di abuso di posizione dominante nelle ricerche avvantaggiando i prodotti in vendita su Google Shopping rispetto a tutti gli altri negozi virtuali. La multinazionale di Mountain View si prepara a fare ricorso.
A quanto pare Google sarebbe colpevole di abuso di posizione dominante nelle ricerche a favore di Google Shopping. In parole povere si tratterebbe di concorrenza sleale, secondo Margrethe Vestager, Commissario alla concorrenza per la Commissione UE, Google avrebbe promosso con maggiore rilevanza i prodotti in vendita che sfruttano il servizio, offrendo una posizione privilegiata nei risultati.
Le parole del commissario Vestager per Google non lasciano possibilità di interpretazione:
Google ha negato alle altre aziende la possibilità di competere sui meriti e nell’innovazione, cosa più importante, ha negato ai consumatori europei la possibilità di una vera scelta di servizio”.
La multa fa seguito ad una lunga ed approfondita indagine partita 7 anni fa. La strategia commerciale di Google non è stata corretta nei confronti dei competitors. A partire dal 2008, Big G ha sistematicamente dato un posizionamento prominente al suo servizio di confronto prezzi e impostando alcuni criteri nel motore di ricerca ha fatto in modo che i servizi concorrenti venissero retrocessi e apparissero soltanto dopo alcune pagine di risultati. Tutto questo per l’antitrust UE è illegale, Google ha ora 90 giorni di tempo per rettificare queste “non conformità” alle direttive UE o dovrà pagare una multa piuttosto salata.
Kent Walker, vicepresidente senior e consigliere generale di Google ha affermato che la multinazionale non è assolutamente d’accordo con il provvedimento proveniente da Bruxelles e che sono pronti a fare ricorso.
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