Benvenuti al primo appuntamento di iSpazio DevResources dedicato allo sviluppo Web! Sono Francesco Sciuti, e sono lieto di affrontare insieme allo staff di iSpazio questa avventura che ci porterà alla scoperta di molti argomenti riguardarti il web e lo sviluppo che gravita intorno.
Lo scopo degli appuntamenti sarà quello di affrontare gli argomenti puntando su un’esposizione semplice ed esplicativa, in modo da dare a tutti (nei limiti del possibile) la facoltà di capire facilmente ciò che verrà letto, corredando gli articoli con esempi semplici e chiari in modo tale che i lettori possano riprodurre con semplicità il tutto.
Non mi perdo in ulteriori parole di presentazione, e passo subito a presentarvi il primo argomento che snoccioleremo nel corso delle settimane. Parliamo infatti del nuovo standard per la progettazione delle pagine web “del futuro” e cioè il linguaggio di markup HTML 5!
Come tutti sappiamo l’HTML nasce molti anni fa (precisamente nel 1991) come linguaggio di markup, ossia come linguaggio che consente di descrivere le modalità di rappresentazione di una pagina web. Fino ad oggi ha avuto una lunga e travagliata storia.
La prima cosa da fare quindi, è quella di capire come si è arrivati alla quinta versione e le ragioni che hanno portato ad apportare tutte le migliorie che contraddistinguono la nuova specifica ancora in fase di definizione.
Dopo essere “uscito allo scoperto” a partire dal 1994 grazie alla diffusione su larga scala di Internet, l’HTML vive una storia travagliata che può però essere semplicemente riepilogata facendo un breve excursus delle tappe più importanti:
- 1991 – Nasce HTML nei laboratori del Cern grazie al suo creatore Tim Berners-Lee;
- 1994 – Viene redatta la seconda stesura dello standard HTML, che si chiamerà HTML 2, che vede anche la creazione di un gruppo di lavoro chiamato HTML Working Group. Contemporaneamente nascerà anche il ben più noto W3C (fondato dallo stesso Berners.Lee);
- 1996 – Nascono i CSS nella loro prima incarnazione e viene definito anche lo standard HTML 3.2 (il 3.0 non ebbe alcun successo tra gli sviluppatori dell’epoca);
- 1997 – Si lavora alla versione dello standard HTML 4
- 1998 – E’ il momento dei CSS 2;
- 1999 – Rivisitazione dello standard HTML 4 che arriva alla versione 4.01, e che ci accompagna ancora oggi come standard ufficiale.
Dal 2000 in poi nasce anche la specifica XHTML al quale però verrà staccata la spina nel 2009 prima di arrivare alla versione 2, preferendo di fatto la strada inizialmente intrapresa dal WHATWG per HTML 5.
Inoltre dal 1999 ad oggi sono state adottate alcune soluzioni importanti per lo sviluppo delle pagine web moderne come l’abbandono delle strutture di layout basate sulle tabelle e l’adozione di tecniche come Ajax, che ha consentito di creare delle vere Rich Internet Application.
Arriviamo ad oggi! HTML 5 è la nuova incarnazione dello standard, ed è ancora in fase di definizione da parte del W3C che dovrebbe rilasciare le specifiche definitive intorno a metà del 2014.
Nonostante il fatto che questo linguaggio non sia ancora definitivo, non va ritenuto prematuro parlarne. I tempi sono già ideali per prendere dimistichezza con le caratteristiche e le novità che questo nuovo linguaggio di markup porterà con sè.
Le novità infatti sono molteplici e nascono tutte dalla necessità di coprire da un lato tutte le carenze che da anni affliggono le soluzioni web sino ad oggi sviluppate con le specifiche HTML esistenti, e dall’altro di garantire una buona compatibilità con il passato.
In realtà quando si parla di HTML 5, è doveroso chiarire che ci si riferisce alla combinazione tra il linguaggio di markup HTML, i CSS (3) e le nuove API javascript che arricchiranno l’esperienza utente tanto da dover far dimenticare i vari workaround e fix che ad oggi costringono gli sviluppatori a soluzioni di fortuna, oltre che a plugin di terze parti.
Le maggiori novità riguardano:
- Identificazione degli elementi strutturali più rappresentativi per consentire un miglior controllo delle pagine;
- Supporto nativo per elementi multimediali;
- Nuovi controlli per i moduli e maggior controllo dell’input;
- Supporto ad elementi che consentono, attraverso l’uso di Javascript, la realizzazione di animazioni e grafica vettoriale (Canvas) ;
- Supporto alla geolocalizzazione;
- Accesso diretto all’hardware (Device API);
- Supporto di esecuzione script in background (Web Workers);
- Possibilità di utilizzo dei offline (Web Storage);
- Supporto all’accellerazione 3D (WebGL);
- Gestione di notifiche (Web Notification).
Eccoci arrivati alla conclusione di questa introduzione al nostro viaggio che spero abbia stuzzicato la Vostra curiosità, e vi rimando al prossimo appuntamento in cui tratteremo la compatibilità e lo stato dei lavori per l’adozione del nuovo standard da parte dei più dei browser più famosi.
Alla prossima!
Leggi o Aggiungi Commenti