Apple vuole veramente migliorare l’App Store e lo sta facendo tramite piccoli gesti che però sommati tra loro fanno un bella differenza.
Dopo aver portato tutte le app a 64bit, aver ridotto il numero di caratteri consentito per i nomi, aver reso più visibili gli in-app purchase per evitare brutte sorprese agli utenti, aver portato i tempi di approvazione da poche ore fino al massimo di 24 ore e tanto altro ancora, da oggi Apple vuole uniformare le applicazioni con le proprie API.
Fino ad oggi, gli sviluppatori hanno sempre richiesto recensioni agli utenti tramite la comparsa di un popup fittizio che reindirizzava poi all’App Store per effettuare la vera e propria votazione. Con iOS 10.3 Apple ha introdotto una nuova API che permette agli utenti di votare direttamente dall’applicazione, senza dover uscire e senza redirect all’App Store.
Noi abbiamo già implementato questa nuovissima funzione nell’applicazione di iSpazio ed i risultati sono davvero notevoli. C’è un limite che prevede la visualizzazione del popup per un massimo di 3 volte all’anno (in maniera tale da non disturbare gli utenti) ma la possibilità di mantenere attive le recensioni anche dopo un aggiornamento farà in modo che questo non rappresenti un vero e proprio problema.
Alla luce dei fatti, Apple ha modificato il contratto con gli sviluppatori invitandoli ad utilizzare solo ed esclusivamente questo nuovo metodo tramite API ufficiale. Chi invia un aggiornamento quindi, dovrà attenersi alla nuova regola e modificare la precedente funzione di rating.
Sempre sul tema dei miglioramenti all’App Store, non molto tempo fa Apple ha iniziato a bloccare le applicazioni (per lo più cinesi) attraverso le quali si potevano effettuare donazioni o “regali” ad altri utenti con sistemi di pagamento esterni e non controllati. Adesso Apple permette di farlo in maniera nativa, tramite in-app purchase (quindi sfruttando il credito di iTunes o la carta di credito collegata all’ID Apple).
Con una nuova API adesso si può aggiungere la possibilità di effettuare donazioni verso persone esterne o verso i creatori dell’app ed anche i ricavi di quest’ultime verranno tariffati secondo la proporzione 70% all’interessato e 30% ad Apple. Le app cinesi che erano state castrate di questa funzione adesso potranno implementarla nuovamente sfruttando il sistema ufficiale.
Leggi o Aggiungi Commenti