Alla WWDC 2017, Apple presenterà il Siri Speaker ed il suo sistema operativo. Sarà un prodotto con un framework “aperto” a tutti e, con la presentazione del 5 Giugno, l’azienda darà il tempo agli sviluppatori di integrare le proprie app e nuovi servizi.
In un articolo pubblicato su Bloomberg, Mark Gurman sostiene che la produzione dello Speaker Siri sia già stata avviata da Apple. Il prodotto verrà presentato alla WWDC 2017, avrà funzioni inedite ma non arriverà subito.
Se ne parla già da mesi ma la produzione in massa è stata avviata soltanto da poco negli stabilimenti cinesi. Lo speaker di Apple dovrebbe contenere delle innovazioni che Amazon Echo non ha mai implementato. La prima dovrebbe riguardare la qualità del suono attraverso una funzione surround virtuale e a circuiti con miglioramenti sensibili rispetto ai sistemi tradizionali, un suono più definito e molto potente. Altra novità potrebbero essere dei sensori in grado di percepire e misurare lo spazio intorno allo speaker, stabilendo quindi le dimensioni della stanza per regolare automaticamente l’audio ad un volume adeguato.
Tutto il resto è ancora un mistero. Bloomberg riconferma l’assemblaggio presso la Inventec. Non si è ancora mai parlato della presenza di uno schermo ma i dirigenti Apple hanno criticato così aspramente l’Amazon Echo proprio per la mancanza di uno schermo che ci sembra improbabile il fatto che possa mancare su questo nuovo prodotto.
Per la prima volta questo dispositivo sarà completamente “aperto”, anche agli sviluppatori che potranno integrare i propri servizi aggiungendo anche comandi supplementari per Siri. Avrà anche un ruolo fondamentale nell’ecosistema HomeKit dove spesso, ad oggi, alcuni prodotti necessitano di una Apple TV per il controllo da remoto. Apple Music avrà vedrà suo trionfo con questo speaker.
Con una produzione iniziata da così poco tempo è difficile pensare che possano esserci scorte sufficienti per tutti i Paesi. Allo stesso tempo, la vendita effettiva potrebbe partire dopo qualche mese anzichè nel giro di un paio di settimane. E’ possibile che in un periodo iniziale venga venduto soltanto negli Stati Uniti, anche a causa della nuova versione di Siri che probabilmente non avrà ancora imparato i comandi in tutte le lingue attualmente supportate. In aggiunta, gli sviluppatori dovranno avere il tempo materiale per adattare le proprie app, integrarle e creare gli appositi comandi vocali. Per tutte queste ragioni, ha molto senso presentarlo ad una conferenza dedicata agli sviluppatori, facendo però slittare l’effettivo lancio al prossimo autunno, magari insieme ad iOS 11.
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