L’industria degli smartphone è arrivata a toccare l’eccellenza. Si può migliorare il processore, mettere più RAM, ma le vere e proprie rivoluzioni (in questo momento) sono difficili. iPhone 8 ed iOS 11 però, potrebbero rappresentare il punto di inizio verso una nuova era fatta di intelligenza artificiale.
Durante l’ultima conferenza di Google abbiamo visto quanto stia diventando importante l’intelligenza artificiale anche per rendere le applicazioni realmente più evolute ed efficienti. Ci troviamo di fronte ad una nuova generazione di software, in grado di imparare ed evolversi da solo.
Ormai mancano pochissimi giorni alla WWDC 2017 durante la quale verrà presentato iOS 11 e secondo quanto riportato da Bloomberg, anche Apple giocherà molto su questo aspetto. A Cupertino starebbero sviluppando un nuovo chip chiamato “Apple Neural Engine“, in grado di gestire il riconoscimento vocale e visivo ma anche di svolgere determinate azioni in maniera automatica senza intervento diretto di un’intelligenza umana.
Torna in ballo l’acquisizione di Workflow che potrebbe diventare parte di un progetto molto più ampio dove “la macchina”, (l’iPhone), riesce a svolgere tantissime funzioni automaticamente, auto-apprese dalle operazioni che ogni utente svolge quotidianamente sul proprio smartphone.
Avere un chip apposito per la rete neurale, migliorerebbe anche l’efficienza riducendo i consumi di batteria. Bloomberg riporta anche che questo chip è già in fase di test su alcuni prototipi di iPhone e riesce a gestire il riconoscimento facciale nelle foto, quello vocale e la tastiera predittiva.
iOS 11 potrebbe segnare un punto di fine per le precedenti dieci versioni del sistema operativo, ed un punto di inizio per una nuova era di software. più proiettato verso un futuro dove il computer riesce a svolgere autonomamente gran parte del nostro lavoro, proprio come si vede nei film di fantascienza.
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