Di certo non poteva stargli simpatico, e cosi Trump ha silurato il vertice dell’FBI mandandolo in pensione prima della fine del suo mandato, previsto per il 2023.
Donald Trump ha dato il benservito a James Comey, il capo dell’FBI nominato da Obama nel 2013 e che sarebbe dovuto rimanere in carica fino al 2023.
Il nome non vi sarà nuovo perchè è l’uomo coinvolto nel braccio di ferro con Apple per l’implementazione di un backdoor all’interno di iOS tale da consentire l’accesso alle autorità a tutti gli smartphone dei criminali.
La richiesta di James Comey era partita a seguito della strage di San Bernardino, la sparatoria avvenuta nel 2015 in un centro per disabili. L’FBI voleva a tutti i costi attingere dei dati dallo smartphone del criminale e da qui nacque la richiesta di un backdoor.
Naturalmente una modifica simile significava ridurre drasticamente la sicurezza di iOS, consentendo l’accesso all’iPhone anche da parte di hacker e malintenzionati, ragion per cui Apple si è sempre rifiutata, portando avanti un dibattito sulla privacy e la sicurezza dei dati.
Alla fine l’FBI si è rivolta proprio a degli hacker per penetrare nell’iPhone del criminale, pagando una cifra astronomica senza ricavarne alcuna informazione fondamentale per le indagini.
Oggi Trump ha licenziato l’uomo che era sopravvissuto alle polemiche sull’emailgate relativo ad Hillary Clinton.
In questo periodo Comey stava indagando su Trump e sul suo rapporto con la Russia per capire quanto quest’ultima abbia influito sulla sua elezione..
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