Apple ha implementato il supporto a gesture multi-touch in MacOS. Cosa ha in serbo l’azienda per noi? Dopo aver più volte bocciato gli ibridi, cosa bolle in pentola adesso?
Apple ha sempre dichiarato che un Mac con Touchscreen sarebbe una pessima idea. Steve Jobs era assolutamente contrario in merito alla faccenda, facendo notare che l’utente si sarebbe stancato di interagire tutto il giorno con il braccio teso verso lo schermo.
Anche Tim Cook è della stessa idea, e si è anche scagliato contro i portatili 2-in-1 di Microsoft definendoli con una metafora: “creare questi computer è come unire un frigorifero ad un tostapane”, proprio per sottolineare quanto lontani siano i due mondi e quale disastro ne risulterebbe unendo i sistemi.
Tuttavia, malgrado tutta questa “passione” nel denigrare gli ibridi, in MacOS sono state scoperte migliori funzioni per gestire schermi esterni e nuove gesture multi-touch.
In particolare è stato aggiunto il supporto al pinch-to-zoom e svariate altre gesture multi-touch. Sta di fatto che chi prova a creare un hackintosh, utilizzando MacOS su uno schermo Touchscreen, riesce ad utilizzare il sistema operativo di Apple con le dita anzichè il mouse.
Se Apple non realizzerà mai un computer con schermo multitouch, che senso può avere aggiungerne il supporto nel sistema operativo?
L’unica risposta che ci viene in mente è che nei futuri piani aziendali, la Touch Bar si espanderà fino a diventare un’unico schermo che ingloberà completamente sia tastiera che trackpad, proprio come un concept che vi abbiamo mostrato qualche giorno fa:
Quindi da un lato avremo lo schermo tradizionale e dall’altro avremo un secondo schermo sul quale potremo interagire tramite multitouch come base di input.
Leggi o Aggiungi Commenti