Qualche giorno fa, precisamente nel giorno del suo secondo compleanno, abbiamo chiesto ai nostri utenti la loro opinione relativamente all’Apple Watch.
L’indossabile di Apple è presto diventato lo smartwatch più venduto al mondo, sbaragliando una concorrenza partita qualche anno prima. Il suo successo non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello dell’iPhone o dell’iPad ma di certo non si può dire che non piaccia.
In Italia, considerando un campione di 2489 persone, rappresentato proprio dai nostri utenti che posseggono di un Apple Watch, il grado di soddisfazione si aggira intorno al 78%. Il restante 22% dichiara che lo smartwatch non è così utile e che spesso viene volontariamente lasciato a casa.
Di sforzi e di progressi ne sono stati fatti, basti pensare al primo aggiornamento software rilasciato pochi mesi dopo il lancio del primo modello. Ad oggi, con watchOS 3, l’orologio è in grado di svolgere molte operazioni in tempi decisamente più brevi, grazie all’indipendenza dall’iPhone, ma questo ancora non basta nè per convincere gli utenti meno soddisfatti nè quelli “frenati” dal prezzo del dispositivo.
In quale direzione si muoverà Apple?
Sicuramente anno dopo anno ci sarà una miniaturizzazione dei componenti sempre maggiore. Questo permetterà di recuperare più spazio per la batteria che rappresenta ancora il tallone d’Achille di questo prodotto. Una durata pari a 3 giorni farebbe felici molti utenti, ma anche un completo rinnovamento del design.
L‘interfaccia grafica del sistema operativo sembra essere studiata per un dispositivo con schermo circolare, come gli orologi tradizionali, tuttavia Apple ha presentato sia un primo che un secondo modello con display quadrato. Probabilmente l’azienda è stata lungimirante ed ha fatto questa scelta in maniera pienamente consapevole. Magari i primi due modelli sono stati “preparatori”, per fare in modo che gli utenti potessero approcciarsi a questa nuova tipologia di dispositivi. A partire dal prossimo modello le cose potrebbero cambiare in molti modi. Oltre ad un display circolare, potrebbe cambiare anche la tipologia di schermo, utilizzando i Micro LED per esempio che risultano meno spessi, hanno consumi più basse ed una resa ancora migliore. Ridurre lo spessore del dispositivo lo renderebbe più comodo da indossare ed anche più bello.
Ma per accrescere l’utilità dello smartwatch serve una killer app e questo Apple lo sa bene. Già alla WWDC 2016 l’azienda ha lavorato a stretto contatto con Whatsapp a supporto delle nuove funzioni di chiamata di iOS 10. Nulla vieta che questa collaborazione possa ripetersi, per portare Whatsapp anche sull’orologio in una versione appositamente studiata.
Adesso i tempi sono più maturi, watchOS 3 ha tante funzioni in più, ci permette anche di scrivere messaggi con il dito tramite Scribble, oltre che note vocali o dettati. Whatsapp non ha più scuse ma probabilmente l’app complementare tarda ad arrivare proprio per un qualche accordo stretto con Apple.
Oltre al software potrebbe migliorare anche l’hardware, ancora più potente e più veloce, magari con minori consumi. In questi due anni Apple è stata davvero brava a mantenere attivo l’interesse degli utenti, proponendo aggiornamenti, nuovi cinturini in continuazione, versioni speciali come quella Nike+ ed un software per tracciare le attività fisiche in grado di sfidare gli amici per avere maggiori stimoli ad utilizzarlo. Anche l’azienda sa che l’Apple Watch non è un dispositivo “che si vende da solo”, al contrario dell’iPhone, e quindi proprio in questo settore potremo assistere alle trasformazioni più radicali.
Una cosa è certa: L’Apple Watch ha appena compiuto 2 anni ma la strada d’avanti a lui è ancora lunga. Non è un dispositivo destinato a sparire nel giro di qualche anno.. anzi, diventerà più utile col passare del tempo, proiettandoci sempre di più verso un futuro fatto di indossabili e di dispositivi piccoli, invertendo la tendenza attuale verso smartphone sempre più grandi.
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