Sempre con maggiore insistenza i rumors parlano di uno schermo OLED sul prossimo iPhone 8 che influenzerà non solo la durata della batteria ma anche tutte le tecnologie presenti sul prossimo smartphone Apple.
Quello che ancora non sappiamo è come si comporterà l’azienda con il sensore Touch ID tra difficoltà riscontrate e alternative antiestetiche.
Il sensore per la lettura di impronte digitali introdotto con iPhone 5s ha riscontrato un grande successo ma, a meno che non venga spostato sulla parte posteriore del dispositivo, la tecnologia relativa al Touch ID è destinata a cambiare.
Allo stato attuale, da iPhone 5s ad iPhone 7, la tecnologia del TouchID sviluppata da AuthenTec riconosce la presenza del dito con l’anello di rilevazione che, a sua volta, attiva il sensore quando individua l’impronta digitale.
Il sensore è rivestito da un cristallo zaffiro sottile che integra un ulteriore sensore capacitivo capace di rilevare le impronte digitali ad una risoluzione di 500 pixel per pollice.
L’impronta viene registrata e passata al Secure Enclave per il confronto con i dati memorizzati. Se combaciano, allora è possibile sbloccare il telefono.
Dove si incontrano i problemi?
I problemi iniziano per via dello spessore del cristallo zaffiro e il sensore che misura 170 micron.
Un display OLED è più sottile del classico display LCD e la differenza tra le tecnologia è questione di misure ad occhio impercettibili.
In poco meno di 1 mm di spessore il vetro del display risulta essere 5 volte più spesso della lente in zaffiro posizionata sul sensore Touch ID di iPhone 7.
Con l’attuale TouchID aumentare la separazione tra il sensore e la superficie di contatto su cui si posa il dito comporta una sfocatura dell’immagine rilevata.
Ecco perché posizionare il sensore dietro il display, come potrebbe accadere con iPhone 8, potrebbe causare una deformazione o una riduzione della nitidezza dell’immagine con una conseguente minor precisione nel riconoscimento.
Questo difetto potrebbe essere ridotto con l’utilizzo di calcoli matematici che riescano a stabilire l’effettiva distorsione causata dal vetro e la sua correzione ma l’attuazione di questo processo di calcolo diverrebbe complicato e calcolarlo con precisione richiederebbe molti più dati relativi all’ottica del vetro zaffiro sul sensore rispetto a quelli conosciuti.
L’aberrazione ottica del sensore Touch ID dietro al display rispetto all’attuale aumenterebbe tra le 5 e 15 volte rispetto ad ora.
Se Apple dovesse compensare questo difetto via software per migliorare l’immagine ottenuta nel confronto con quella memorizzata, renderebbe il TouchID molto meno sicuro con un impatto negativo soprattutto per quanto riguarda i pagamenti effettuati con Apple Pay.
Tuttavia Apple detiene il brevetto per un sensore Touch con una matrice di lenti elettrostatiche che, posizionate tra la zona designata per il rilevamento delle impronte e il sensore dietro al vetro del display, generano un campo elettrico che consente la di riconoscere le impronte quasi senza distorsioni.
Si tratta però di un brevetto che l’azienda deve ancora perfezionare prima che il Touch ID possa essere posizionato sotto il vetro come dovrà essere perfezionato il sensore destinato al rilevare le impronte.
Le ottiche di grandi dimensioni di un telescopio sono completamente differente da quelle micro del Touch ID dove la differenza di un micron potrebbe cambiare radicalmente la precisione e sicurezza del sistema.
Apple afferma che attualmente la probabilità di individuare l’impronta digitale memorizzata nel Secure Enclave è di 1 su 50.000 e questo parametro non deve cambiare, non ci dev’essere nessun tipo di manipolazione, hardware o software, che possano incrinare la sicurezza dei dati.
Secondo alcuni rumors l’integrazione del Touch ID nel display frontale del prossimo iPhone è il motivo che potrebbe causare un ritardo nelle spedizioni sempre che Apple non decida, in via definitiva, di spostare il sensore sul retro, cosa forse nemmeno l’azienda vorrebbe essere costretta a fare.
Una cosa è certa, Tim Cook di concerto con il consiglio aziendale, non inizieranno le spedizioni di iPhone 8 fino a che non saranno sicuro che il sistema sviluppato sia il meglio che si possa ottenere e il più sicuro possibile, anche perché il Touch ID non si limiterà a fornire l’accesso allo smartphone ma sarà collegato anche al sistema di pagamento Apple Pay.
Se ancora se ne parla è perché il tempo è contrario alle sperimentazioni e l’alternativa ad una soluzione di comodo è che iPhone 8 non venga venduto quest’anno.
Via | AppleInsider
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