Attraverso un comunicato ufficiale, Ryan Sarver, capo della piattaforma e API di Twitter ha richiesto agli sviluppatori di non realizzare altri client che imitano o riproducono l’esperienza di utilizzo dell’applicazione ufficiale.
Osfoora, Tweetings for Twitter, Echofon for Twitter, Twittelator Pro, TweetDeck, HootSuite, Twitterrific, Tweet 360, iTweets..e potremmo continuare ancora per molto. Visto il numero cosi elevato di client per iPhone, iPad, iPod Touch e Mac verrebbe da chiedersi “chi è quel pazzo che vuole realizzare un’altra applicazione per Twitter?” Eppure a quanto pare le richieste per applicazioni di questo tipo continuano ad abbondare e sono sempre più numerose le nuove app di questo genere che entrano a far parte dell’App Store.
Il numero si sta facendo cosi grande, che Twitter stessa ha deciso di intervenire sulla questione, richiedendo agli sviluppatori di interrompere la realizzazione di app che siano troppo simili e che offrano le stesse funzionalità presenti nell’applicazione ufficiale. La richiesta è stata diffusa tramite un comunicato ufficiale:
“Dato il numero di persone che giornalmente si iscrivono alla community di Twitter e che accede ai nostri server utilizzando innumerevoli mezzi, un’esperienza di utilizzo ottimale è ormai cruciale più che mai. Come abbiamo già detto lo scorso Aprile, questa considerazione è stato il principale motivo che ci ha spinti ad acquistare Tweetie e sviluppare una nostra applicazione ufficiale. Sempre per lo stesso motivo abbiamo poi realizzato un’applicazione per Mac, iPad, Android e Windows Phone e abbiamo collaborato con RIM per creare un’app compatibile con BlackBerry. La conseguenza di questa strategia è che i cinque principali dispositivi con cui le persone accedono a Twitter dispongono di un’applicazione ufficiale.
Gli sviluppatori ci dicono che vorrebbero da noi maggior assistenza per la realizzazione di applicazioni per Twitter. In particolare ciò che ci viene specificatamente richiesto dagli sviluppatori è se realizzare o meno delle applicazioni che imitano o riproducono la tradizionale esperienza d’utilizzo di Twitter. Ebbene, la risposta è no.
Come abbiamo evidenziato sopra, il nostro bisogno attuale è quello di avere una minore frammentazione, per permettere ai nostri clienti di utilizzare la nostra piattaforma nel miglior modo possibile.”
Il comunicato lascia alquanto perplessi, soprattutto se consideriamo che il grande successo e la diffusione di Twitter è dovuto in gran parte agli sviluppatori che nel corso del tempo hanno realizzato dei programmi, a volte davvero ottimi, che ne hanno facilitato l’utilizzo e permesso la conoscenza al pubblico. Senza dimenticare che, prima dell’acquisizione di Tweetie, l’azienda non disponeva di un’applicazione ufficiale, ma soltanto di API. Tuttavia, proprio adesso che la community sta iniziando ad ingrandirsi ancor di più rispetto al passato, viene gentilmente richiesto agli sviluppatori di mettersi da parte.
Nel frattempo voi cosa ne pensate? Ritenete giusta la richiesta avanzata da Twitter (analoga a quella di Apple di utilizzare soltanto il proprio SDK per lo sviluppo di applicazioni iPhone) o bisognerebbe condividere il successo della piattaforma anche con gli sviluppatori di terze parti permettendo loro di creare client non ufficiali?
Via | MacStories
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