Come tutti saprete, dal 1 Gennaio 2011, il Wi-Fi è tornato ad essere libero e fruibile senza particolari autorizzazioni in Italia, ciò è possibile grazie all’abolizione del decreto Pisanu. Purtroppo però in Italia gli HotSpot gratuiti continuano a scarseggiare: quali misteriosi motivi ci sono sotto?
L’Italia è ancora oggi carente di HopSpot Wi-Fi con libero accesso, nonostante siano stati aboliti, o almeno ridotti, fastidiosi processi burocratici un tempo indispensabili. A quanto pare, in Italia potremmo non avere mai una forte espansione del Wi-Fi gratuito, questo perchè, secondo Stefano Parisi, creerebbe una concorrenza sleale. Il presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel chiede coerenza e afferma che sarebbe ingiusto nei confronti dei privati espandere il Wi-Fi a costo 0 nelle città Italiane, in quanto potrebbe creare una sorta di antagonismo fra enti privati e pubblici, finanziata con i soldi dello stato. Vi riportiamo di seguito le affermazioni di Stefano Parisi:
Se vogliamo le NGN in Italia è del tutto fuorviante e irrealistico continuare a propagandare Internet gratis per le città italiane. Si tratta di un tema molto delicato su cui la politica deve fare chiarezza, perché “Internet gratis” offerto da Province e da Comuni vuol dire fare concorrenza sleale con i soldi pubblici, statalizzare uno degli interventi di natura più decisamente privata, che è appunto l’investimento nelle reti di nuova generazione. Questo è puro populismo che va superato.
Sostanzialmente viene chiesto di impiegare i fondi all’espansione di reti di prossima generazione (NGN) che porterebbero maggior vantaggio alla collettività. Personalmente mi trovo in disaccordo con quanto affermato. Il Wi-Fi libero è in forte espansione negli altri stati ed è un ottimo servizio che contribuisce alla crescita e allo sviluppo del paese e l’Italia ne avrebbe molto bisogno in quanto, sotto questo punto di vista, ci troviamo molto indietro rispetto agli altri paesi.
Via|WebNews
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