In una giornata ricca di novità, come quella di ieri, è passato un po’ in sordina il fatto che Apple abbia eliminato la versione iPad Mini 4 da 32 GB lasciando disponibile solo quella da 128 GB di capienza.
Negli ultimi anni infatti Apple ha colpevolmente trascurato la linea di iPad Mini con l’esempio più eclatante riguardo iPad Mini 3 che non è stato altro che un aggiornamento del Mini 2 con l’aggiunta di Touch ID, aumento della capienza e la colorazione dorata.
L’iPad Mini 4 è stato rilasciato nel settembre 2015 con alcuni aggiornamenti più importanti tra cui il processore A8, connettività Wi‑Fi 802.11ac, 1 GB di Ram aggiuntivo e una riduzione dello spessore.
Troppo poco però per poter competere con iPad Pro da 12,9″, rilasciato sempre nello stesso periodo.
Si tratta di due dispositivi differenti per cui è chiaro che iPad Pro dovesse avere, oltre a prezzo e dimensioni, anche delle prestazioni superiori per risultare il top di gamma ma alcuni dettagli destinati al Mini 4 sarebbero potuti essere considerati meglio perché il tablet potesse godere ancora di lunga vita.
Il primo taglio apportato ieri, con l’eliminazione della versione base da 32 GB senza nessun miglioria al dispositivo, nessun nuovo colore (che sarebbe stato pressoché superfluo) e nessuna variazione del processore lasciano pensare che il tentativo di Apple sia quello di indirizzare gli utenti sul nuovo iPad da 9,7″ che è vero si presenta con un modello di partenza da 32 GB ma offre il processore A9 ed un prezzo contenuto.
A parità di capienza, iPad Mini 4 Wi-Fi da 128 GB costa € 489 mentre il nuovo arrivato, iPad 9,7″ Wi-Fi sarà venduto a € 509,00.
La differenza si assottiglia maggiormente scegliendo la versione Wi-Fi + Cellular per cui iPad Mini 4 costa € 639 rispetto a € 669 del nuovo iPad.
Quindi l’eliminazione di iPad Mini 4 da 32 GB potrebbe essere davvero il prologo della rimozione del il dispositivo venga definitivamente rimosso dalle linee di produzione Apple come avvenuto per la linea Air.
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