C’è una notizia (errata) che in un giorno ha fatto il giro del mondo, partendo dal blog di Kevin Rose. Riguarda l’entrata in AppStore di un’applicazione che molti conosceranno, grazie alla presenza in Cydia e in Installer 4. Si tratta di Qik, che permette il bradcasting video, ovvero la trasmissione in diretta dei video che si registrano con il proprio iPhone tramite il sito ufficiale del produttore. Quello che forse qualcuno non conosce è che a causa delle API che vengono utilizzate per registrare video, le applicazioni di questo genere non potranno mai essere accettate da Apple. Vi riporto le parole di un esperto sviluppatore di applicazioni iPhone a noi molto vicino:
The preview screen buffers are located in the “Private” API area. Any application which uses the private API directly is *supposed* to be automatically disqualified from the AppStore. Moreover, it is highly likely that Qik are using GPL licensed components in their statically linked ffmpeg library, which means that if they distribute it and fail to publish the source code, they can get sued (http://gpl-violations.org/).
Ed infatti gli stessi sviluppatori di Qik hanno aggiunto un nuovo post sul blog, nel quale si può leggere << ” I want to clarify the questions that are being raised about Qik coming to iPhone App Store. We are looking into this, but at present are not sure when and how this will happen. ” >>
Sembra quindi chiaro che Qik si sia mosso in questa direzione soltanto per pubblicizzare il sito, il servizio e l’applicazione disponibile in Cydia. Ci sono sviluppatori per AppStore che per avere visibilità vengono incontro agli utenti, proponendo degli sconti, e chi invece, pur di avere pubblicità, organizza tutto questo per poi ritirarlo.
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