Come da titolo, si apprende quest’oggi che l’Unione Europea ha stanziato la bellezza di 14 milioni di euro per mettere in piedi un programma che consentirà a tutte le applicazioni di funzionare su qualsiasi smartphone. L’iniziativa nasce per equilibrare il mercato delle applicazioni che, come ben sappiamo, è in forte crescita, e per cancellare le differenze tra le molteplici piattaforme di sviluppo proprietarie che, attualmente, si dividono la piazza.
Apple, Google, Nokia e Blackberry, per citarne alcune, offrono la possibilità di sviluppare applicazioni per diverse piattaforme: questo porta gli sviluppatori a dover compiere una difficile scelta. Scelta che spesso ricade su più di una piattaforma. Ovviamente, come conseguenza, lo sviluppo subirà rallentamenti dovuti ai costi di traduzione. Render compatibile un determinato software per diversi smartphone, infatti, non è un’impresa semplice ed economica.
Quanto detto finora non è valido solo ed esclusivamente per il panorama dei dispositivi mobili, ma si estende anche ad altri device che supportano la connessione a internet come, per esempio, i televisori di nuova generazione e i navigatori satellitari che verranno commercializzati in futuro.
Avere la possibilità di sviluppare una sola applicazione compatibile con tutte le piattaforme equivale ad un incredibile risparmio di tempo e denaro per chi si occupa di programmazione. Il funzionamento del progetto finanziato dall’Unione Europea si baserà, con ogni probabilità, sui browser. Grazie a loro, infatti, le applicazioni potranno essere adattate, utilizzando un’estensione universale, al dispositivo al quale sono destinate. La piattaforma di sviluppo che renderà possibile la creazione dell’estensione universale sarà Open Source.
Il progetto, i cui risultati saranno visibili tra circa un anno e mezzo, è chiamato Webinos ed è stato assegnato ad un team di lavoro controllato dal Fraunhofer Institute, noto per aver sviluppato, circa 15 anni fa, il formato .mp3 che ha rivoluzionato il mercato musicale. Collaboreranno al progetto anche 22 aziende di diversi settori industriali. Tra queste troviamo: Telefonica, Telecom Italia, Deutsche Telekom, Samsung, Sony Ericsson, Bmw, il Politecnico di Torino e l’Università di Catania.
Buone notizie, quindi, per sviluppatori e utenti: i primi guadagneranno tempo e denaro; i secondi avranno la possibilità di scegliere e installare qualunque tipo di applicazione. Brutte notizie, invece, per le aziende leaders del settore che dovranno abituarsi all’idea di condividere il mercato delle applicazioni in maniera equilibrata con la diretta concorrenza, anche quella minore e poco conosciuta.
Via | SkyTG24
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