Esistono giochi must-buy per iPhone ed iPod Touch ? Come riconoscerli tra più di 150.000 giochi? Ma soprattutto, quali sono? Sono queste le domande che ronzano in testa ad ogni videogiocatore degno di esser definito tale, in possesso di un qualsiasi dispositivo (console?) con iOS.
Se, da un lato, l’ampiezza della scena videoludica permette infatti di destreggiarsi tra i generi più disparati e di trovare quelle sperimentazioni ludiche riscontrabili solo nella scena Indie, è pur vero che l’eccessiva dispersione della stessa porta all’ascesa di prodotti trainati dal solo marketing a scapito di concept brillanti ma non pubblicizzati; allo stesso tempo, l’AppStore è stato invaso da migliaia di giochi fotocopia low-budget e ancora poche Software House storiche hanno deciso di investire risorse in progetti completamente nuovi sia come concept che come realizzazione.
Perché si è giunti a questo punto? Innanzitutto la struttura stessa dell’AppStore impedisce a vagonate di giochi di esser trovati casualmente: giochi poco venduti che non rientrano nei Top di categoria possono essere rintracciati esclusivamente tramite ricerca nominale, e questa è prerogativa di chi conosce già il titolo o parte di esso; sarebbe opportuna una modifica in tale direzione atta a donare più visibilità al singolo titolo. Inoltre, chi non può permettersi di pubblicizzare al meglio il proprio prodotto deve sperare che nasca una sorta di passaparola che purtroppo avviene in pochi casi – vedasi il successo di un gioco come Angry Birds, uscito in sordina e poi diventato fenomeno di massa; nella stragrande maggioranza dei casi il gioco rimarrà sconosciuto ai più.
Una ristrutturazione dell’AppStore sarebbe però possibile solo nel caso in cui Apple decidesse di cancellare migliaia e migliaia di giochi spazzatura: il miraggio del passaparola milionario ha coinvolto moltissimi sviluppatori della possibilità di fare molti, moltissimi soldi con poco, pochissimo impegno, letteralmente copiando il concept di giochi più blasonati senza fornire però lo stesso apporto tecnico o il feeling che hanno portato titoli come Doodle Jump o Fruit Ninja ad essere famosi nel mondo e a sbaragliare la concorrenza. La presenza di trash-games (giochi spazzatura, per l’appunto,del tipo “tieni premuto il pulsante”) e di veri e propri cloni, entrambi in quantità industriali, toglie al gioco “davvero ispirato” la possibilità di differenziarsi e far capire ai potenziali acquirenti (noi) di avere seriamente un perché.
Apple ha finalmente e fortunatamente realizzato che la presenza di questi giochi (così come delle cosiddette inutility) è fuori luogo nell’AppStore e da qualche tempo l’approvazione è diventata più difficoltosa; ma quelli già presenti, e quelli che non violano alcuna regola secondo Apple (se non un minimo di orgoglio personale nel non sfornare un clone spudorato e spacciarlo per originale) persisteranno imperterriti.
Ovviamente alcune tipologie di gioco sono sempre simili a se stesse: dire che Sentinel sia uguale a Fieldrunners in quanto entrambi Tower Defence è come dire che Age of Empire sia uguale a Command&Conquer in quanto entrambi RTS (Real Time Strategy), il che sarebbe una cosa stupida; stesso discorso può valere con giochi Arcade come Osmos o Tilt to Live. In sostanza, la differenziazione tra gioco di qualità e gioco scadente, tra gioco low budget ma ispirato e gioco low budget clone, tra masterpiece e “drittonelcestino”, varia da genere a genere e non sempre è semplice accorgersene solo dagli screenshots dell’AppStore.
Per tutte queste ragioni, in attesa di una profonda (e necessaria, -a nostro avviso-) riorganizzazione e pulizia dello Store da parte di Apple, abbiamo deciso di aiutarvi periodicamente nel conoscere tutti quei titoli, un genere alla volta, che valgano la pena di esser acquistati (se a pagamento) o scaricati (se gratuiti), ognuno corredato da una profonda recensione che spiegherà in cosa il gioco è migliore degli altri e perché dovrebbe valere i vostri risparmi.
Su queste basi, introduciamo quindi la nostra nuova rubrica che partirà la prossima settimana. Nel frattempo approfittiamo dell’articolo per chiedervi feedback tramite i commenti con le vostre idee, i passaggi obbligatori che dovrebbero esserci in ogni recensione che si rispetti, gli aspetti che vi interessano maggiormente e che volete farci esaminare a fondo e così via. Siamo pronti a tutto per cercare di offrirvi il meglio possibile con il massimo del nostro impegno. La nuova rubrica (di cui cerchiamo ancora un nome e che potete suggerirci nei commenti), sarà curata da me, Maurizio Persico per i prossimi mesi.
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