Capita spesso in AppStore di vedere giochi con nomi simili ad altri e spesso, gli sviluppatori, utilizzano questa tecnica per essere trovati in maniera più semplice. Quando però si inizia ad abusare di questa possibilità, troviamo anche dei casi in cui degli sviluppatori utilizzano un nome che non gli appartiene e quando non ci sono i copyright di mezzo, di punto in bianco se ne appropriano.
Apple ha da sempre cercato di ostacolare tutto questo, dando la possibilità di “prenotare” il nome di un’applicazione.
Chi ha in progetto un gioco o un’applicazione ma non l’ha ancora conclusa, ha il diritto di segnalarlo ad Apple ottenendo una sorta di placeorder sul nome. In questo modo, tutti gli altri sviluppatori che vorranno utilizzarlo, verranno immadiatamente fermati.
Come succede per i domini dei siti internet però, anche in questo campo esistono le persone che “abusano del servizio” e piazzano vari blocchi su determinati nomi, senza poi usufruirne realmente. Questo fenomeno si chiama squatting ed Apple adesso sta cercando di combatterlo.
Gli sviluppatori che hanno utilizzato questa funzione infatti, oggi hanno ricevuto una mail da parte di Apple in cui veniva spiegato che il blocco sul nome resterà attivo ancora per 30 giorni. Chi non riuscirà ad inviare l’applicazione entro questo periodo di tempo perderà la prenotazione sul nome, che tornerà disponibile a tutti gli altri sviluppatori.
Quella di bloccare il nome di un’applicazione è una piccola funzione che personalmente non conoscevo ma che probabilmente potrà essere utile a diverse persone, compresi gli sviluppatori italiani che ci leggono.
Via | 9to5Mac
Leggi o Aggiungi Commenti