Sono tanti i proprietari di iPhone 4 residenti ad Hong Kong che stanno riscontrando diversi problemi nella riparazione/sostituzione del proprio terminale utilizzando la garanzia fornita da Apple. La causa? Le condizioni ambientali della zona che influiscono negativamente sui sensori di umidità posti sotto la porta Dock. Il piccolo adesivo, posto all’interno di ogni dispositivo, si scolora quando entra in contatto con un liquido e sopporta al massimo ambienti con umidità fino al 95%.
Hong Kong e gli altri paesi asiatici sono conosciuti per l’altissima percentuale di umidità che si fa sentire soprattutto nel periodo compreso tra il 1° giugno ed il 16 agosto. Tutto questo, per un iPhone, equivale a due mesi e mezzo all’interno di una sauna. Lo scolorimento dei sensori provoca l’impossibilità di avere un dispositivo sempre coperto dalla garanzia. Ecco quanto affermato da un consumatore, Justin Hayward:
Non ho mai utilizzato il mio iPhone in zone molto umide (bagni, saune o simili). Un numero significativo di persone sta avendo diversi problemi e, se la limitazione imposta da Apple è del 95% di umidità, mi chiedo perchè il device venga venduto anche qui. Trovo questo fatto davvero incredibile e non capisco se si tratti di avidità aziendale o soltanto di una grande svista.
Se il meccanismo utilizzato da Apple per la rilevazione dell’umidità non funziona in tutti i luoghi del mondo, l’azienda non dovrebbe negare la garanzia a questi prodotti sebbene i sensori di umidità indichino un danno provocato dall’utente. Il problema, tuttavia, non riguarda soltanto l’Estremo Oriente: una donna californiana, all’inizio dell’anno corrente, ha citato in giudizio Apple per lo stesso motivo. Se la società non ha intenzione di verificare/modificare questo metodo, dovrebbe almeno riconsiderare la vendita nei paesi in cui tale limite è facilmente oltrepassabile.
Via | Cult of Mac
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