Gli sviluppatori di Read It Later, applicazione che ci consente di gestire l’omonimo servizio comodamente anche sul nostro iPhone, si sono visti rifiutare da Apple un aggiornamento della propria applicazione a causa del fatto che essa richiedesse la registrazione al servizio per essere utilizzata.
Questo è quello che Apple ha scritto nella mail contenente la motivazione del rifiuto.
“Abbiamo recensito le vostre applicazioni, ma non possiamo pubblicare su AppStore queste versioni, dato che richiedono agli utenti la registrazione inserendo informazioni personali, senza fornire un servizio basato su account […]
Le applicazioni non possono richiedere una registrazione solamente per accedere alle loro stesse funzioni e la registrazione dovrebbe essere opzionale o limitata alle applicazioni che richiedono un servizio basato su account […]”
Riassumendo, Apple non accetta che un’applicazione richieda la registrazione (con il conseguente inserimento di dati personali) a meno che non offra un servizio che si basi su account. Il problema in questo caso però è inverso: Read It Later è un servizio completamente basato sulla registrazione di un account online, tramite il quale tenere sincronizzate le pagine aggiunte alla nostra Reading List e poter usufruire di altre funzioni.
Inoltre, stando alle parole di Apple, “le applicazioni non dovrebbero richiedere una registrazione per poter accedere alle proprie funzioni”: ciò significa che anche applicazioni per la gestione dei social network o servizi online (quali Facebook, Twitter o Google Reader) dovrebbero offrire all’utente la possibilità di essere utilizzate anche senza registrazioni, il che però è chiaramente privo di ogni senso.
Il tutto si è poi concluso bene per gli sviluppatori, dato che inviando nuovamente l’aggiornamento per l’approvazione ad Apple, hanno avuto esito positivo.
via | AppAdvice
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