Cloudflare, azienda si occupa di Content Delivery Network e servizi di DNS, ha confermato l’esistenza di un bug che ha messo a rischio i dati sensibili di molte persone che utilizzano note applicazioni e siti web. Il ricercatore di Google Tavis Ormandy ha scoperto e riportato il bug all’azienda, che si è subito messa a lavoro per risolvere il problema. Per fare chiarezza con gli utenti, è stato pubblicato un dettagliato post in cui è spiegato quanto accaduto.
Stando a Cloudflare, il periodo più pericoloso che ha visto come protagonista il bug è compreso tra il 13 e il 18 Febbraio. Si è trattato di un problema di sicurezza con i server dell’azienda, che ha causato sovraccarichi del buffer. Ciò ha quindi permesso, molto facilmente, l’accesso ai dati sensibili degli utenti, password comprese. Parliamo di servizi noti, compresi Uber e Yelp.
Cloudflare ha confermato che il problema è stato risolto, ma il danno è comunque stato fatto. È quindi consigliabile per gli utenti che usufruiscono del servizio di cambiare le proprie password.
Anche Google e Bing hanno avuto il loro bel da fare. Infatti, i dati “rubati” erano rintracciabili effettuando semplici ricerche sui due motori. Le due società hanno rapidamente rassicurato tutti, facendo sapere di aver cancellato tutti i dati memorizzati nella cache.
Via | MacRumors
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