Samsung è intenzionata a recuperare parte dei soldi spesi per la produzione del Galaxy Note 7.
Contrariamente a quanto si potesse pensare, i Galaxy Note 7 ritirati dal mercato non verranno smontati per recuperare i componenti interni da utilizzare in altri dispositivi, bensì verranno “modificati”, cambiando la batteria, e rimessi sul mercato come dispositivi ricondizionati.
Ancora una volta, la terza per la precisione, i dispositivi torneranno nei negozi ma questa volta avranno una batteria da circa 3.000 mAh anzichè 3.500 mAh del modello originale. Ci sarà anche un nuovo guscio più resistente, rendendo il dispositivo a prova di esplosione.
Ormai in molti Stati vige il divieto di vendere i Note 7, quindi non sappiamo se tornerà disponibile anche in Italia, ma sicuramente i mercati emergenti potranno acquistare gli oltre 2,5 milioni di unità rimaste invendute, ad un prezzo più conveniente.
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