Così come sta accadendo con Samsung e il suo Project Zero, anche Microsoft, sotto la direzione di Satya Nadella, sta attraversando un periodo di ridefinizione. Periodo in cui una tappa fondamentale è l’uscita di Windows 10 che, per alcuni aspetti, si prospetta migliore di OS X di Apple.
L’ultima build non ufficiale del sistema operativo trapelata in rete mostra infatti come Windows 10 integri la tecnologia peer-to-peer per un più rapido aggiornamento sia delle app che del sistema operativo.
Un provvedimento di questo tipo eviterebbe i lunghi tempi di attesa e i download lenti come spesso avviene con i principali rilasci di Apple. In pratica nel momento in cui viene rilasciato un aggiornamento, l’utente può decidere se scaricare dai server Microsoft, da un PC nella rete locale o addirittura da un altro PC connesso alla rete velocizzando così gli aggiornamenti soprattutto nelle case in cui è disponibile più di un computer e negli uffici poiché basta che l’update sia installato su una sola macchina per poi renderlo disponibile su tutti gli altri.
Come contro parte, il sistema peer-to-peer appare molto rischioso in termini di sicurezza poiché la fonte del download potrebbe non essere affidabile al 100%.
Via | TheVerge
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